Oakland: reportage dall’inferno multietnico

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OAKLAND, California – Reportage dal ‘paradiso’ multietnico. Da gennaio sono stati 61 gli omicidi a Oakland, una delle città più diverse degli Usa, dove le ‘ex-minoranze’ rappresentano il 75% della popolazione. E con la criminalità in aumento, i residenti stanno adottando misure straordinarie.

Le sparatorie sono diventate così comuni per le strade di Oakland, che, anche in quartieri che una volta sembravano immuni alla violenza del resto della città, i residenti non sono più scioccati.

Jan Hetherington ha vissuto per 14 anni a Oakland, quartiere di Maxwell Park. Era un posto con vista splendida sulla Baia di San Francisco, case pulite e vicini amichevoli. Poi sono arrivati i messicani e gli afro.
Ora, deve arrendersi all’evidenza che ormai dovrà affidarsi ad una società di sicurezza privata per sentirsi di nuovo al sicuro. “E ‘come,’ Oh, un altro sparo, ‘” confessa Jan Hetherington, .

Come ogni città multietnica che si rispetti, anche Oakland è in bancarotta, e i tagli di bilancio la costringeranno a tagliare la sua forza di polizia di un terzo. Costringendo i residenti ad assumere pattuglie di sicurezza private.

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Ecco la genesi di quello che avviene con l’immigrazione: prima arrivano e depredano il welfare, svuotando le casse locali e nazionali, poi, si danno al crimine e si muovono come cavallette di quartiere in quartiere portando con loro il degrado. I bianchi, quelli ricchi, fuggono e cambiano quartiere, lasciandosi dietro quelli poveri e gli anziani.

“Il nostro vicino, Judy, che viveva nel blocco successivo al mio, è stato ucciso”, racconta Hetherington.

Judy Salamon è stato ucciso mentre guidava verso casa. Chi l’ha fatto e perché è sconosciuto.

I residenti sperano che, quando le pattuglie di sicurezza private ​​inizieranno il loro lavoro, tra un paio di settimane, questo porteranno con se un senso di sicurezza in un quartiere ormai preda del disordine. Il disordine multietnico.

Le società multietniche generano ‘gate-community’, ovvero comunità di cittadini in quartieri circondati da muri e con guardie private. Come i castelli nel medioevo: perché gli immigrati sono i nuovi barbari.