Cairo: giornalista italiana aggredita da islamici furiosi

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La giornalista mediaset Gabriella Simoni, della quale si erano perse le tracce per tutta la mattina di oggi, è stata aggredita da quelli che il deputato Pd Chaouki ha definito ‘manifestanti pacifici’: i Fratelli Musulmani. E salvata dai militari.

Non c’è  da sorprendersi; da quando sono iniziate le “primavere arabe” ( in realtà revanscismi degli islamismi più radicali), vi sono state, come segnalato anche dall’organizzazione Human Rights Watch, impennate di stupri ( “stupri pacifici”, s’intenda), e in particolare le giornaliste occidentali sono finite nel mirino di folle musulmane “esagitate”. Alcune non sono state salvate da nessuno.

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L’inviata mediaset si trova al Cairo, in Egitto, insieme ad un operatore, Arturo Scotti. Stavano realizzando un reportage nella moschea di al Fatah al Cairo, al centro dei drammatici scontri di queste ore.

La polizia intanto ha salvato altri due giornalisti, un americano e un britannico, dalla furia dei manifestanti pacifici.




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