Quel video che Zuckerberg non vuole farvi vedere

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Difficile considerare questi individui nel video qualcosa di più che ‘primati non umani’. Il video riprende un orrendo attacco da parte di un branco di normali sudafricani negri, che i nostri giornali avrebbero definito ‘ragazzi di Soweto’ – il che evidenzia il perché della esistenza dell’Apartheid – contro un uomo indifeso.

Non è chiaro se l’uomo sia un bianco, un coloured o un negro di altra etnia. Non cambia il fatto che la violenza ‘razzista’ sia all’ordine del giorno nel Sudafrica di Mandela. Quel Mandela che i media di distrazione di massa osannano un giorno si, e l’altro pure.

Ed è a causa della pubblicazione di questo video, che alcuni profili della Resistenza Nazionale sono stati nuovamente bloccati dal sig. Zuckerberg. Che nel suo nuovo ruolo di finanziatore delle campagne pro-immigrazione – il signorino vuole arricchirsi ancora di più importando lavoratori low-cost a spese di giovani ingegneri e programmatori americani – è allergico a certe evidenze di cosa sia la società multietnica. Soprattutto quando vi sono africani. Popolazioni che, della scala evolutiva, non hanno salito tutti i gradini.

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Secondo Facebook, questo video viola le loro regole. Ma è la verità, a violarle. Immaginiamo che, un video analogo di un gruppo di cattivoni vestiti di nero che massacrano un ‘povero migrante’, non avrebbe violato alcuna regola di Fb. Anzi.

Del Sudafrica, del tradimento di De Klerk e dei ricchi bianchi a scapito delle classi medie e lavoratrici parleremo un altro giorno.

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Fonte: Identità.com