L’amica della Boldrini vuole censurare il web

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DSC_8750La Boldrini vuole tappare la bocca a chi dissente attraverso l’uso spregiudicato della polizia postale. Ma la signora risponde a un disegno più ampio, di misura globale.

Il Comitato delle Nazioni Unite con il compito di combattere la discriminazione razziale – paghiamo dei burocrati lauti stipendi per romperci le scatole e dirci cosa possiamo o non possiamo dire – ha inaugurato due giorni fa il suo ultimo ciclo di lavori a Ginevra con una particolare attenzione al bloccare la diffusione del dissenso contro immigrazione e società multietnica su social network e Internet, così come la necessità di utilizzare la rieducazione di stampo sovietico per prevenire il ‘razzismo’ e la ‘xenofobia’ .

“Dove finisce il diritto di espressione, e dove inizia la necessità di sanzionare e prevenire la discriminazione? Qual è il momento in cui si ha diritto a riconoscere che il diritto di espressione non può essere esercitato se implica una violazione?”
E’ questa la premessa piuttosto agghiacciante – perché la libertà d’espressione può esistere solo se senza limiti imposti da qualcuno – del Vice Alto Commissario dell’Onu per i Diritti Umani, tal Flavia Pansieri alla inaugurazione della 83esima sessione del Comitato per l’eliminazione della discriminazione razziale (CERD).
Hanno anche un comitato, con una sigla chiccosa dietro la quale si nasconde un obiettivo diverso: distruggere le nazioni occidentali e creare un ‘governo mondiale’. Scopo raggiungibile solo attraverso l’immigrazione di massa e quindi la sparizione delle differenze nazionali.

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Ma hanno un nemico, in questa loro ‘cavalcata trionfale’ da angeli dell’apocalisse: la libertà d’espressione. Il web che impedisce loro il controllo totale della diffusione mediatica. E noi, che utilizziamo il web per ‘diffondere idee contro il Sistema’.

Per questo, in un mondo sempre più interconnesso, l’amica della Boldrini, Pansieri, ha esortato il Comitato ad includere nelle sue deliberazioni il Piano di azione di Rabat, adottato da ‘esperti indipendenti’ – a pagamento – delle Nazioni Unite in una riunione in Marocco – direi paese ‘molto adatto’, nel quale discutere di censura – nel mese di ottobre 2012, sul divieto di diffusione di idee che possano costituire incitamento alla discriminazione, all’ostilità o la violenza. Ovviamente sarebbe il Sistema a decidere quali siano queste ‘idee’: ad esempio essere contrari a immigrazione e matrimoni misti.

La sessione, che durerà tre settimane nelle quali i burocrati dell’Onu gozzoviglieranno a Ginevra a spese nostre, esaminerà le relazioni presentate da Cile, Ciad, Venezuela, Burkina Faso, Bielorussia e Giamaica. Sicuramente troveranno ottimi spunti per censurare il web.

Come dice Luttwak, ‘all’Onu ci sono solo due categorie di persone, i ladri e gli incapaci’. Decidete voi a quale delle due categorie appartiene l’amica della Boldrini.