Senza vergogna: “asilanti” in sciopero perché non c’è Wi-Fi

Vox
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Si torna a parlare degli “asilanti” di Locarno, nel Canton Ticino: la “Svizzera italiana”. Dopo essere stati protagonisti di innumerevoli crimini ( rapine, furti e aggressioni), questa volta gli ospiti sgraditi del comune ticinese si segnalano per uno “sciopero” ( da cosa, forse dai crimini?), causato dal loro disappunto per essere  privi del Wi-Fi, negli appartamenti dove sono alloggiati ( a spese, ovviamente, del contribuente).

Oh, mio Dio, come hanno potuto lasciarli senza Wi-Fi?
Per fortuna, preoccupati evidentemente di un possibile intervento di Amnesty International, che segnalasse questa mancanza di rispetto dei “diritti umani” dei “migranti”, negli alloggi degli “scioperanti” sono stati subito mandati dei tecnici che potessero rimediare all’imbarazzante mancanza.

Il tutto ovviamente sempre a spese del contribuente, che considerando i dati forniti dal Consiglio di Stato ( il governo ticinese), paga già per ogni “asilante” servito e riverito, 3.000 franchi svizzeri al mese (  all’incirca pari a 2.420 euro).

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E se a voi lettori pare strano che dei poveri “asilanti” (presumibilmente fuggiti dalla miseria e dalla guerra) arrivino a fare lo sciopero della fame per poter avere il Wi-Fi, mi spiace, ma ho una brutta notizia:” Siete razzisti”.

 

Fonte: http://www.mattinonline.ch/




Un pensiero su “Senza vergogna: “asilanti” in sciopero perché non c’è Wi-Fi”

  1. Dovremmo informare la negraglia che sbarca quotidianamente, che in Svizzera c’è chi paga meglio i preziosissimi servigi che apportano ( malattie scomparse , rivolte con annessi atti vandalici nelle strutture ospitanti, qualche stupretto ma solo per le grandi occasioni etc etc) così i più meritevoli quando scappano senza aver dato le generalità possono dirigersi direttamente in Canton Ticino mi raccomando senza aver pagato il biglietto del treno se no al controllore prende un coccolone violando la tradizione!

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