MAXI COMMESSA PER FINCANTIERI: 4 NAVI POSATUBI PER 1,1 MILIARDI DI EURO…

Vox
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Importante commessa per FINCANTIERI, che si aggiudica la costruzione di 4 navi posatubi da oltre 151 metri e ricavi per il gruppo italiano per 1, 1 miliardi di euro. Positivo successo della cantieristica italiana, che da’ segna di vitalita’ e si conferma come la piu’ avanzata del mondo, ma non possiamo non pensare con amarezza alla sorte dei Cantieri Nuova Apuania, che sono stati riconvertiti alle costruzioni di mega yacht. I cantieri di Marina di Carrara, prima di cambiare tipologia di costruzioni navali, avevano varato una posatubi, e pensare che le commesse per questo tipo di navi sono in aumento, dato lo sviluppo delle reti di gas sottomarino, lascia amarezza, perché Marina di Carrara ed i suoi cantieri navali, avrebbero potuto mantenere la loro vocazione industriale, se solo la Regione Toscana, si fosse esposta in prima persona, battendo non solo i pugni ai famosi tavoli romani, ma facendo anche di piu’. Amarezza nel pensare che queste navi saranno costruite a Palermo o Monfalcone, mentre potevano essere benissimo varate nel porto Carrarino. Un fatto che conferma come la Regione Toscana, a guida post comunista, non abbia una seria politica industriale anzi non ce la mai avuta, vedi anche il disastro del Cantiere Orlando a Livorno e la fallimentare operazione Porta  a Mare, solo di tipo immobiliare. Ed anche su Piombino, sul tentativo di riconvertire il porto a hub per le demolizioni navali, si provede a vista, cercando con questa tipologia di utilizzo, di riconvertire i probabili licenziati dalla Lucchini in crisi, grosso problema per il potente onorevole Manciulli, ex segretario Pd regionale, e ” piombinese “. Ma temiamo che il Costa Concordia da demolire  a Piombino non arrivi a destinazione: tra progetti strampalati annunciati a destra e manca, il finale anzi i finali possibili sono due: o il relitto si spezza oppure la societa’ armatrice, lo trasporta via mare in Turchia per la demolizione , con tanti saluti alle speranze del Pd toscano e piombinese, di salvare i lavoratori della Lucchini ( altro esempio di errate politiche industriali della sinistra statalista ed assistenzialista )
OSSERVATORE TOSCANO

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In collaborazione con: Il Monitore Toscano