Sono nostri fratelli: musulmani bruciano chiesa in Egitto

Vox
Condividi!

Siamo a  Beni Suef, un centinaio di chilometri a sud del Cairo. Nel villaggio di El-Dyabeya,  violenti scontri sono scoppiati tra musulmani e cristiani copti; il bilancio è di almeno 15 feriti.

All’origine vi sarebbe un litigio fra un esponente del partito islamista al Gamaa al Islamiya e un copto che voleva costruire un dosso artificiale sulla strada davanti alla sua abitazione; l’occasione è subito divenuta  pretesto per altri esponenti del gruppo islamista di attaccare i copti del villaggio. Nelle violenza andate avanti per oltre due ore,  sono stati appiccati incendi ad una chiesa, e a 17 case.

Vox

Questo accade nello stesso giorno in cui un uomo, sempre più slegato dalla realtà e sempre più portvoce di un Cristianesimo al forte sapor hippy, ha avvertito l’esigenza di fare gli auguri ai musulmani per la fine del Ramdan, e di asserire siano nostri “fratelli”.

Da quando è iniziata la ( grottesca definizione) “primavera araba”, in numerosi paesi islamici è esplosa la più feroce violenza contro i cristiani: non si contano i massacri e le chiese date alle fiamme. Questo fanno nei loro paesi, quegli stessi musulmani che poi qui pretendono che ci si adegui alla loro cultura, e si diventi una cosiddetta ” società multiculturale”.

Ma il Papa non ha tempo per parlare di tali violenze, né di preoccuparsi delle conquiste territoriali islamiche nella casa storica del Cristianesimo. No, la sua preoccupazione è dire che i musulmani sono “nostri fratelli”.
Qualcuno dirà:” è per cercare di calmare gli animi”; ma non è mettendosi a 90 che si placano le violenze. Per fermare le violenze e le prepotenze dei musulmani, è essenziale che essi  portino rispetto ai cristiani e agli europei; ma è evidente l’incapacità anche del Papa di comprendere che ciò che  noi chiamiamo apertura, a loro appare per ciò che è: debolezza. E se qualcuno ti reputa debole, non ti rispetta; e se non ti rispetta, sarà prepotente e violento. Voi rispettereste qualcuno che a casa sua vi fa stare con i piedi sul tavolo, mentre voi a casa vostra lo fate mangiare nella ciotola del cane?