Gay che sfruttano le donne: ‘seni’ in vendita su internet

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E’ un mondo sempre più alla rovescia. Ha suscitato grande scalpore in Francia la nuova ‘moda’ delle ‘coppie’ gay che affittano giovani donne povere per allattare i bambini che hanno ‘acquistato’ da altre donne in difficoltà in giro per il mondo.

E’ ad esempio il caso di un’infermiera che ha messo un annuncio per affittare il suo seno ai genitori che non possono allattare al seno i loro bambini. La donna offre i suoi servizi per € 100 al giorno a facoltose ‘coppie’ omosessuali.

L’annuncio è stato pubblicato sotto il nome utente “cecelia232” sul sito web di e-loue.com. Il post intitolato “noleggio seno – seno – Boulogne”, offre il servizio in uno dei quartieri della periferia di Parigi. E conclude: “Contattami attraverso il sito”.

Ormai, con internet, tutto è in vendita. Dal sesso agli organi. Avveniva anche prima, certo, ma il web ha creato un mercato tutto nuovo e messo in contatto in modo ‘efficiente’ domanda e offerta. Perché il capitalismo non ha etica o morale, quello che gli economisti chiamano ‘mercato efficiente’, può benissimo essere la compravendita di organi.

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Non è chiaro se ‘affittare’ il proprio seno sia legale secondo il diritto francese, gli esperti sono divisi. Si sono anche sollevati interrogativi sulla possibilità di infezione da parte della donna ai bambini.

Ma c’è un altro aspetto che i movimenti entropici tendono a nascondere: lo sfruttamento delle donne da parte delle élites omosessuali. I gay sono generalmente una categoria facoltosa, e hanno gioco facile nello sfruttamento del corpo della donna per ‘quelle cose che loro non possono fare’. Questo sfruttamento dovrebbe interessare sia le ‘femministe’, sia gli ex-marxisti, a meno che ritengano ‘normale’, che giovani donne povere debbano vendere i loro figli, affittare il proprio utero o il proprio seno. Al di là della propaganda, non sono i maschi eterosessuali a sfruttare le donne, ma chi veramente le odia per ovvia ‘invidia’ sessuale: gli omosessuali.

Nello scontro culturale di inizio secolo, il femminismo ha perso, l’ideologia omosessualista, che è il ‘trionfo’ del capitalismo allo stato terminale, ha vinto.

I gay sono il non-plus-ultra del ‘capitalismo’. La rappresentazione plastica dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. In questo caso sulla donna.
Usare il proprio ‘capitale’ per ottenere ‘lavoro’: in questo caso trasformando la donna in individuo-macchina adibito alla sola procreazione. Tutto quello che le ‘femministe’ combattono: a parole.

Le donne dovrebbero essere le prime oppositrici della ‘omosessualizzazione’ della società. Non fosse altro che per convenienza.