Ieri il quotidiano ” Il Tirreno ” riporta le accuse del presidente della provincia di Livorno Kutufa’, alla Sat che ha in concessione l’ autostrada Tirrenica. Il presidente della provincia si scaglia contro lo svincolo di Vada dove termina la superstrada Aurelia e dove dovrebbe iniziare la Tirrenica , che pero’ non c’ e’ ancora. Risultato per soli 4 Km si devono pagare 60 centesimi. E si calcola un costo al Km di 0,15 euro che porteranno le tariffe per esempio da Vada a Grosseto a 16 euro. Cifre assurde che dimostrano come l’autostrada Tirrenica, sia stata realizzata solo per il lucro delle societa’ concessionarie e non per venire incontro alle reali esigenze di mobilita’ della Costa Ovest Toscana. Il presidente Kutufa’ si scaglia anche contro l’ alto costo dei lavori, che non e’ stato fatto al ribasso e sono stati affidati ad una societa’ del gruppo Autostrade. Il presidente della provincia di Livorno chiede poi piu’ trasparenza alla Sat, per esempio dove vanno a finire quei 0,60 euro di pedaggio che gli automobilisti devono pagare a Vada. Fin qui le giuste critiche del presidente Kutufa’, ma commentando , ci chiediamo ma dov’ era il presidente Kutufa’, dov’erano i sindaci di Livorno e della Costa Ovest Toscana, mentre a Roma e Firenze si prendevano come al solito decisioni a danno della fascia Tirrenica penalizzata in fatto di trasporti e comunicazioni? E’ troppo tardi per piangersi addosso, adesso, i ” pugni sul tavolo ” dovevano essere sbattuti prima, contro questi intrecci, affari politica, appalti, concessioni autostradali, situazioni di monopolio nei trasporti che hanno solo un fine: realizzare lucro per questo sistema di intrecci affari e politica e ” scaricare i costi ” sul contribuente Toscano. Ed al vertice di queste societa’ autostradali troviamo sempre i soliti noti, i grandi ” commis ” di Stato che rimangono sempre al loro posto, nonostante i governi si succedano e pure i governatori della Toscana. Un sistema di potere ed affaristico che condizione ed ingessa l’ economia ma anche la politica in Toscana, producendo danni economici, sociali ed ambientali ingentissimi.
OSSERVATORE TOSCANO
