Un piano antirazzismo da approvare in tempi brevi impiegando le poche risorse che potrebbero essere destinate a giovani e pensionati italiani. Lo dice la ministra della dis-integrazione Kyenge al primo incontro di un gruppo di lavoro – lavoro si fa per dire – per la definizione di un Piano nazionale d’azione contro razzismo,xenofobia e intolleranza 2013-2015.
Secondo la congolese, il piano “costituisce una priorità del mio mandato,rappresenta la risposta ferma delle istituzioni e della sociatà civile alla re del fenomeno razzista”.
La famosa ‘società civile’.
Un piano necessario, ha precisato, a causa di “un razzismo, forse di pochi e latente”
che lo Stato deve perà affrontare impartendo sanzioni.”
Tradotto: perseguitare i dissidenti.
Quello che la signora chiama ‘razzismo’, noi lo chiamiamo amore di sé e della propria gente. Non è razzista volere che i congolesi rimangano in Congo, è l’ordine naturale delle cose.