Opportuna iniziativa del comune di Forte dei Marmi, volta alla lotta alla contraffazione, fenomeno particolarmente rilevante, e non combattuto a dovere come invece occorrerebbe fare, perché solo in Toscana , il giro d’ affari della contraffazione e’ oltre 7 miliardi di euro, un economia ” criminale ” che con la sua concorrenza sleale e spietata fa chiudere le nostre imprese e danneggia in maniera irreversibile la nostra economia, determinando una diminuzione di posti di lavoro. E chi manovra il mercato dei falsi sono organizzazioni criminali di stampo mafioso sia italiane che estere , vedi ndrangheta ( come riportano inchieste dei settimanali piu’ diffusi ) e ovviamente la triade a cui si aggiungono le confraternite senegalesi, che dovrebbero essere piu’ monitorate dai servizi di intelligence anche perché si sospetta che i proventi della contraffazione, servano anche a finanziare gruppi estremisti islamici africani. Ma il comune di Forte dei Marmi con la sua iniziativa vuol ricordare a chi acquista incautamente un prodotto falso, che dietro ci sono storie di sfruttamento minorile e femminile, le fabbriche clandestine delle varie mafie, a Prato, nel Napoletano, in Asia , Africa dove milioni di donne e bambini lavorano come schiavi, in condizioni disumane lavorando sostanze altamente tossiche e cancerogene. Come sono altamente nocivi e tossici alla salute i prodotti contraffatti, specie occhiali da sole, calzature, cinture e borse.
OSSERVATORE TOSCANO
