E’ allarme Tubercolosi a Lampedusa: governo criminale

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Durante un’intervista – riportata sia da VoxNews che da Repubblica.it – uno dei clandestini eritrei ospitati a Lampedusa confessava con candore come uno dei compari sbarcati insieme a lui avesse la Tubercolosi:

“Subito dopo, ci hanno portati tutti al centro di accoglienza” spiega Zeina, continuando “ Con noi c’era anche un mio caro amico di sedici anni con la tubercolosi”.

Con lui, c’era anche un ‘suo caro amico con la Tubercolosi’. Che bello.

E’ notorio che in Italia e in Europa questa malattia stia avendo un pericoloso revival ‘grazie’ all’immigrazione. Con nuove forme ultraresistenti ai farmaci – che trovano l’ideale terreno di coltura negli immigrati – per le quali le cure sono difficili se non impossibili. E comunque molto costose, dal punto di vista della salute dell’individuo e delle finanze pubbliche.

A Lampedusa arrivano africani che viaggiano incastrati per giorni, se qualcuno di loro ha la Tubercolosi, è quasi matematico che contagerà anche gli altri. Ma non esiste alcun controllo, vengono semplicemente raccattati in ogni dove dai dipendenti pubblici della Guardia Costiera e scaricati sulle nostre coste. Ecco come la Tubercolosi ultraresistente arriva nelle nostre città, nelle nostre scuole e nei nostri asili.

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Quando questi africani con la Tubercolosi sbarcano ci sono due scenari. Se scoprono che hanno la Tubercolosi – quasi sempre quella del nuovo ceppo più intrattabile – vengono curati per mesi a spese del Servizio Sanitario Nazionale, a spese nostre: ognuno costa circa 30mila euro. Oppure, la Tubercolosi non viene rilevata – quasi sempre – e l’infetto libera la sua ricchezza nelle nostre città.

Intorno a Lampedusa e lungo le coste meridionali serve un cordone sanitario che respinga quella che, oltre ad essere un’invasione, è anche un attentato alla Salute Pubblica. Non servono dipendenti statali eccitati dall’idea di farsi belli davanti al Papa di turno. Servono militari che non fanno i marinai solo per lo stipendio a fine mese, ma anche per difendere la loro terra.

Il governo sta mettendo a rischio la salute dei propri cittadini. Noi accusiamo Alfano, il suo compare Letta e la loro mascotte di ‘attentato alla salute pubblica’. Come è possibile che un’emergenza sanitaria come quella in atto non venga affrontata con le dovute precauzioni: ovvero respingimenti in Africa e controlli sanitari a tappeto? E che invece si prendano persone infette di Tubercolosi, Aids e altre malattie virali e le si scarichino, prima a Lampedusa, e poi in giro per le città italiane? Siamo governati da criminali. I nostri governanti ci odiano. Il sentimento è ricambiato.

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Fonte: Identità.com