CRISI INTERPORTO GUASTICCE: URGONO 18 MILIONI DI EURO PER RICAPITALIZZARE

Vox
Condividi!

L’ Interporto di Guasticce ” Amerigo Vespucci ” , in forte crisi debitoria ( le stime danno il deficit tra 70 e 80 milioni di euro ) ha bisogno urgente ricapitalizzare e per questo chiede ai soci 18 milioni di euro. Ma il maggiore azionista il gruppo Mps con il 36% delle azioni e la Regione Toscana sembrano disposti ha finanziare questo aumento di capitale. Il motivo per cui la grande banca senese non puo’ erogare l’ aumento di capitale e’ legato alle vicende finanziarie del gruppo di Rocca Salimbeni, ed anche la Regione Toscana alle prese con un mega deficit sanitario ( si parla di 800 milioni di euro di debiti delle asl nei confronti dei fornitori…) non puo’ finanziare delle cifre importanti per l’ Interporto Vespucci di Guasticce. Neppure Camera di Commercio di Livorno, lo stesso comune e la provincia di Livorno sono piu’ disposte ” a sputare ” sangue per questa ” cattedrale nel deserto ” che ha disatteso totalmente le aspettative di decollo industriale, causa un management inadeguato con scelte industriali strategiche anch’ esse inadeguate. L’ ultima speranza per i vertici dell’ Interporto e’ un massiccio aiuto dell’ Autorita’ Portuale di Livorno, gia’ azionista con circa il 5, 5% delle azioni e che potrebbe aumentarle sottoscrivendo in parte l’ aumento di capitale richiesto . Ma il presidente dell’ Autorita’ Portuale di Livorno certamente non e’ disposto a fare beneficienza per sanare gli errori altrui. E’ facilmente intuibile che un parziale salvataggio dell’ Interporto da parte dell’ Autority , consegnerebbe l’ Interporto alla piena fruzione della stessa Autority , che indirizzerebbe le attivita’ verso un pieno supporto alla logistica portuale. Restano pero’ molti dubbi circa le reali intenzioni di salvataggio da parte dell’ Autorita’ Portuale, e per l’ Interporto di Guasticce , probabilmente il futuro e’ gia’ scritto ed e’ nefasto per l’ economia del territorio di Collesalvetti e di Livorno: con una situazione debitoria allarmante la via d’ uscita dovrebbe essere la vendita delle aree dell’ Interporto a fondi finanziari speculativi internazionali , che poi spacchetterebbero le proprieta’ , rivendendole  e realizzando cospicui guadagni speculativi immobiliari, mandando alle ortiche i sogni di industrializzazione della zona da sempre cullati dal sindaco di Collesalvetti e da altri esponenti del Pd labronico. Fine della favola Interporto come sviluppo ed occupazione, invece altro cemento ed altro mattone!!!
OSSERVATORE DELLE COLLINE

Vox


In collaborazione con: Il Monitore Toscano