Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha incontrato giovedì in segreto a Berlino la cancelliera tedesca Angela Merkel. E’ andato a prendere ordini.
Il colloquio, che doveva rimanere riservato, è stato incentrato sui temi dell’eurofanatismo del quale Renzi è un noto esponente. Il piddino si è spinto a promettere alla tedesca che mai e poi mai, l’Italia metterà in discussione l’euro e la politica depressiva di austerity, non importa quale livello di distruzione economica dovrà subire.
Giovedì scorso, attorno alle 14, Renzi, dopo la solita marchetta propagandistica nella sede della Cassa di risparmio di Firenze, nella zona nord della città, a pochissima distanza dall’aeroporto, si era stranamente negato ai cronisti per allontanarsi poco dopo il suo arrivo e, evidentemente, raggiungere l’aeroporto in tempo per il volo che lo ha portato a Berlino a metà pomeriggio. Un incontro nel quale la Merkel ha benedetto il suo nuovo servo.
Renzi è il nuovo, perché sia Monti che Letta, due eurofanatici di primo pelo, avevano almeno atteso il giorno dopo l’investitura a premier, per andare a porgere ‘omaggio’ alla loro padrona, Renzi invece, si è portato avanti. Nella sua smania egomaniaca.