Bergoglio tiene alla privacy: 8 anni di carcere a chi rivela ‘informazioni’

Vox
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Il Vaticano prescrive per l’Italia indulti, amnistia e accoglienza, ma per sé e la propria sicurezza agisce in modo ben diverso.

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Con le nuove norme emanate dal Papa Buonista, le sanzioni per le violazioni della nuova legge sulla riservatezza sono piuttosto rigide: chi rivela o riceve informazioni riservate, rischia da sei mesi fino a otto anni di carcere se il materiale riguarda gli “interessi fondamentali” della Santa Sede o le sue relazioni diplomatiche con gli altri paesi. In sostanza: un funzionario o un giornalista che rivelasse qualche ‘magagna’, se sotto la giurisdizione vaticana, potrebbe essere gettato nelle segrete di San Pietro per ben 8 anni, una pena doppia rispetto a quella che i nostri fantomatici magistrati danno solitamente ad uno stupratore. E che i vescovi giudicano ‘inumana’.

Il reato di fuga di informazioni, è una new entry voluta da Bergoglio, non è mai esistito nel sistema giuridico Vaticano.




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