Il governo italiano spinge per la Turchia in Europa

Vox
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Le proteste di piazza in Turchia e “la reazione eccessiva della polizia” devono indurre l’Ue ad “accelerare” i negoziati di adesione con Ankara: ne e’ convinta l’assassina di bambini, oggi ministro degli Esteri dal basso dello 0,3% preso alle elezioni, Emma Bonino, che, su Radio24, ha fatto autocritica a nome dell’Europa per un rallentamento che ha finito per danneggiare l’evoluzione delle istituzioni turche.
“Le responsabilita’ sono anche nostre”, ha spiegato, “perche’ l’avvio del processo negoziale risale al 2005 e dal 2005 chi ha opposto piu’ freni sono stati alcuni membri dell’Ue. Nel frattempo la Turchia ha avuto straordinario risveglio economico e di implementazione democratica che e’ stato rallentato” proprio dall’allontanamento della prospettiva europea. L’Ue ha appena fissato per l’autunno la ripresa dei negoziati di adesione con la Turchia, con l’apertura del capitolo 2 sulle politiche regionali.
“Indubbiamente la reazione eccessiva e violenta della polizia alle proteste non e’ accettabile”, ha aggiunto il ministro, “ma piazza Taksim non e’ piazza Tahrir, somiglia di piu’ alle proteste in Brasile o nelle nostre piazze, proteste che mettonio insieme varie anime ecologiste e laiche”.
Ovvio, le proteste in Siria, sono ‘ribellione’, quelle in Turchia no. Dipenderà dal fatto che la Turchia fa parte della Nato ed è la portaerei americana sul Vicino Oriente? America della quale Bonino è la cavalleggera servente? No, ovviamente no.

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Il fatto che un individuo che spappolava i cervelli di bambini nelle pance delle loro mamme con la pompa delle biciclette, sia oggi invitato e intervistato come ‘persona normale’, la dice lunga sul livello di degrado morale raggiunto dalla nostra società.