Alfano cala le braghe: “Pronti ad accogliere 8mila ‘profughi'”

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Il ministro dell’Interno delira: “Lampedusa è il checkpoint Charlie del nuovo millennio. Aumenteremo i posti dello Sprar e le commissioni per le domande d’asilo”.

“Il fenomeno degli sbarchi è in evidente ripresa. Dal 10 giugno di quest’anno sono stati trentacinque gli sbarchi, che si aggiungono agli altri ottantasei registratesi dall’inizio del 2013”. Una situazione dovuta in parte alle “ migliori condizioni meteo marine”, ma soprattutto a “circostanze geopolitiche recenti”, tra le quali giocano un ruolo fondamentale “la crisi politica che sta attraversando la Libia”, ma anche la situazione nei Paesi del Corno d’Africa e dell’Africa subsahariana “interessati da conflitti interetnici o dalla assenza di istituzioni solide ed affidabili”. E quindi cosa facciamo, importiamo in Italia i loro ‘conflitti inter-etnici’?

“I dati in nostro possesso – ha detto il titolare dell’Interno  – evidenziano come il flusso migratorio interessi ormai in consistente quantità profughi provenienti da Paesi in condizioni di grave instabilità politica e non solo migranti economici”. Quale guerra, Angelino Jolie, quella in Libia finita due anni fa?

Alfano chiede quindi “una revisione del regolamento di Dublino, che intervenga sul principio secondo il quale spetta allo Stato di primo approdo la responsabilità dell’accoglienza. Lampedusa non è solo la frontiera italiana, ma è la frontiera che segna il confine laddove finisce l’Italia e comincia l’Africa, e, per converso, laddove comincia l’Africa e comincia non solo l’Italia, ma l’Europa”. Ed “è  necessario proseguire ed intensificare ogni utile sforzo sotto l’egida dell’Unione europea e degli organismi delle Nazioni Unite per pacificare quelle aree del continente africano ed assecondare i sofferti processi di stabilizzazione e di consolidamento democratico”. Le frontiere si difendono, e non sono luoghi di passaggio e di accoglienza dell’invasore.

Parlando di Lampedusa, Alfano ha detto di considerarla “ come il checkpoint Charlie del nuovo millennio, non quello che separava l’Est e l’Ovest del mondo, ma quel passaggio a livello che separa il nord e il sud del mondo, un passaggio a livello superato il quale vi è libertà, democrazia e benessere”. Libertà, democrazia e benessere? Ma dove vive questo qui, a Villa Certosa?

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“Nel centro accoglienza di contrada Imbriacola sono stati ospitati, in questo periodo di ripresa degli sbarchi, mediamente circa mille stranieri; oggi sono 1.051 . Indubbiamente la struttura di Lampedusa è sottoposta ad una notevole pressione, che va oltre le capacità effettive di accoglienza. Considero di vitale importanza, dunque, mantenere in efficienza un sistema di alleggerimento continuo basato sulla disponibilità di altre strutture che siano pronte a ricevere gli stranieri trasferiti”. In pratica verranno sparpagliati nelle nostre città: preparatevi all’accoglienza.

Poi l’accoglienza dei sedicenti profughi – 45€ al giorno di stipendio – che secondo Angelino Jolie è ”basato su una fitta rete di solidarietà civile assicurata tramite convenzioni con gli enti locali”, è stato  “recentemente incrementato di 1.500 posti”. Alfano ha  annunciato che “ entro il prossimo anno un ulteriore consistente aumento che porterà lo SPAR ad accogliere circa 8 mila stranieri, quasi raddoppiando l’attuale disponibilità”. Altro fronte su cui è necessario impegnarsi è quello della velocizzazione delle procedure di esame delle domande di protezione umanitaria e di richiesta di asilo, e in quest’ottica verranno istituite dieci ulteriori sezioni delle commissioni territoriali, “raddoppiando così le capacità operative degli organismi esistenti”. Certo, tagliamo le pensioni e aumentiamo i posti per i clandestini, definiti in neolingua “profughi”.

Poi il delirio finale degno di una Boldrini: “le procedure che riguardano i minori dovranno sempre orientarsi alla sacralità della persona umana, è un impegno che avverto e che avvertiamo verso le giovani generazioni. Qualunque sia la loro provenienza, in omaggio ai valori universali della nostra Costituzione, che ci richiama allo sposalizio tra l’accoglienza umanitaria e il diritto, insopprimibile, sicurezza delle nostre frontiere e dei nostri concittadini”.  Forse per mandarli/e ad Arcore e a Firenze.

Questo non è un ministro degli interni, questo è lo zerbino dell’immigrazione. Svuotacarceri e accoglienza sono le sue priorità.

PAGINA FACEBOOK DEL ‘CALABRAGHE‘: https://www.facebook.com/angelinoalfano.it




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