Idem e Kyenge: è cacocrazia

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La clandestina e l’evasora. Idem e Kyenge. Una delle due è entrata in Italia da clandestina, è finita a fare il ministro. L’altra, tedesca, aveva due casette piccoline a Ravenna, ma pagava le tasse solo per una, frodando.

Nessuna delle due è italiana, checché ne dicano i due pezzetti di carta che si portano in giro.  Entrambe, ci fanno la morale. La prima ci vorrebbe tutti a saltellare sui carri allegorici del gay-pride, la seconda tutti meticci e contenti.  Due folli. E anche due che hanno violato la legge.

La congolese in modo grave,  affidare a lei il ministero dell’integrazione, è stato come affidare a Gengis Khan quello della pace: un disastro. La tedesca si è comportata – come direbbero dalle sue parti? – da “italiana”. Per carità, l’Imu è un furto, chi riesce a non pagarla fa benissimo, ma non, se è assessore e poi ministro di un partito che della reintroduzione della tassa ha fatto una bandiera, e che si erge a paladino della lotto all’evasione anche quando è ladrocinio di Stato: ipocriti.

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In un mondo normale, queste due non sarebbero mai diventate ministro. Primo – e fondamentale – perché non italiane, ma anche perché non ne hanno i requisiti: dal paese più violento dell’Africa per insegnarci la ‘integrazione’, e al governo a suon di pagaiate? Ridicolo.

Voi direte: nemmeno Letta e gli altri ce l’hanno, i requisiti. Ed è qui il punto: i politici, che dovrebbero essere gli aristos – i migliori – sono invece  i kakos, i peggiori. L’Italia non è una democrazia, è una Cacocrazia. Il governo dei peggiori.

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Fonte: Identità.com