Il governo Pd-Pdl? E’ nato 25 anni fa…

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1988: L'Unione fa il soviet italianoIl marchio Publitalia’80, con tanto di Biscione, accanto alla bandiera rossa, con tanto di falce e martello (accostata a quella UE): è il manifesto della Progress Informacjia Reklama, (Progresso Informazione Pubblicità), la partnership realizzata nel 1988 tra Silvio Berlusconi e la tv di Stato dell’Unione Sovietica

Oggi i «comunisti» e le «cooperative rosse» sono per Berlusconi sempre più solo un retorico male da spazzar via dall’Italia elettoralmente.

Negli anni Ottanta erano invece ottimi soci d’affari, intermediari e faccendieri.

Publitalia’80, grazie alla mediazione di alcuni dirigenti del Pci (come ricordò addirittura il suo nume tutelare, il socialista Bettino Craxi in una dichiarazione in piena tangentopoli), nel 1988 ottenne l’esclusiva della raccolta pubblicitaria degli enti e aziende dell’Europa occidentale che volevano piazzare i loro spot in Urss.

Nel 1990 sulla rivista italiana Millecanali, l’ex manager Fininvest Dario Rivolta (poi responsabile area internazionale di FI e Membro della III° Commissione Permanente “Affari esteri e comunitari” del Parlamento nel PDL) dichiarò che Berlusconi aveva realizzato in Urss un fatturato di 4 miliardi delle vecchie lire e di 16 miliardi di lire l’anno successivo (attraverso intermediazioni per varie aziende occidentali in URSS).

Una cifra che nella famosa conferenza stampa internazionale del 1988, non era stata riportata.

Negli anni precedenti si era già sviluppata la collaborazione tra Fininvest e la Movicoop, una cooperativa comunista guidata dal cossuttiano Ruggero Parisio.

Movicoop assume via via la gestione dei magazzini Fininvest e le fornisce manodopera nel settore della produzione televisiva (specializzati di ripresa, personale, elettricisti…).

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S’espande addirittura (nonostante l’embargo internazionale) anche nella Cuba dell’irriducibile quanto impenitente comunista Fidel Castro!.

Roberto Di Fede, nel suo libro Il Rosso & il Nero (Kaos edizioni, 1998) racconta che la rossa Movicoop aveva progettato, insieme alle aziende di Stato cubane, una grande lottizzazione turistica al Cayo Paredon Grande, zona dell’isola vista Bahamas (altra isola dove sono presenti interessi economici della famiglia Berlusconi), e un centro di produzione televisivo da realizzare sull’isola della revolucion comunista, in collaborazione con Telecinco la tv spagnola controllata proprio da Silvio Berlusconi.

L’obbiettivo era analogo a quello venutosi a creare con l’accordo del 1988 con l’URSS: veder garantita al gruppo Fininvest l’esclusiva espansione all’interno dell’isola castrista  e cercare al contempo di sfruttare tali appoggi politici governativi per entrare nel sistema di frequenze radiotelevisive di altri Paesi del Sud America a danno di altri concorrenti e delle regole di mercato.

http://iovotopli.wordpress.com/2009/11/12/progress-informajia-reclama-progresso-informazione-pubblicita/

Ovviamente nulla di male, a che l’imprenditore B. facesse affari coi rossi , e che il Pci ci facesse sopra le sue marchette, facendo da mediatore. Del resto negli anni ’80 ormai il Pci aveva già cessato di essere ‘movimento di ideali’ per divenire centro di interessi e banca d’affari. Ma ci fa anche capire che forse, in fondo in fondo, in cattivi rapporti non sono mai stati.

E poi, quelle due inquietanti bandiere…così vicine.

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Fonte: Identità.com