Ora Vendola vuole proibire un concerto, perché di destra

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Stasera in un capannone nella periferia di Milano, in zona Porta di Mare (sud est), si esibiranno sette gruppi musicali molto noti negli ambienti dell’estrema destra giovanile: tra gli altri gli americani “Bully Booys” e gli inglesi “Brutal Attack”

A godersi il concerto arriveranno skinheads provenienti da ogni parte d’Italia. Il raduno, ovviamente, non passa inosservato e crea non pochi malumori a sinistra. Sul proprio profilo Facebook il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha scritto: “Oggi alle porte di Milano si ripropone l’inaccettabile presenza di una manifestazione di chiaro stampo neo-nazista, fatto questa volta maggiormente grave e inquietante data la sua annunciata dimensione internazionale: Milano non può accettare che si svolgano né ora né in futuro iniziative che attingano al repertorio dell’intolleranza razziale e politica in qualsiasi forma esse si presentino”.

Molti hanno scritto al sindaco chiedendogli di vietare il raduno, Pisapia ha spiegato che ”le autorizzazioni o le azioni preventive sono per legge di competenza della Questura e Prefettura”. Poi ha sottolineato che “l’Amministrazione non ha quindi potestà di intervento diretto, ma quanto riportato nello status (su Facebook, ndr) è stato ribadito a tutti i livelli”.

Rincara la dose Marco Granelli, assessore alla Sicurezza del Comune di Milano:“Condanniamo fermamente ogni espressione che inneggi all’odio e fomenti la violenza. L’intolleranza razziale e politica non possono in nessun modo essere parte della vita della nostracittà. Auspichiamo, che le istituzioni competenti vigilino in modo da evitare ogni problema di ordine pubblico”. Granelli ha poi ricordato che nessuna autorizzazione è stata data dal Comune per la manifestazione, né è stata concessa alcuna area di proprietà pubblica.

Emanuele Fiano, presidente del Forum Sicurezza e difesa del Pd, ha annunciato che chiederà “personalmente al ministro dell’Interno e Prefetto di Milano di intervenire per impedire il meeting previsto questa sera a Milano”, sottolineando che “si stanno moltiplicando senza sosta eventi come questo, sia con la partecipazione di band musicali che no”.

Sulla polemica interviene anche Nichi Vendola: ”Non consentire un’offesa alla città di Milano con il raduno nazista: uno strappo – scrive su Twitter il leader di Sel – ai principi della legalità democratica”.

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Ormai non si rendono conto nemmeno di quello che dicono. Sono totalmente avulsi dalla realtà. E aggiungo: talmente totalitari nel loro animo, da voler impedire a qualcuno un concerto al chiuso per il solo motivo che “cozza” con le loro idee. Perché per loro – i custodi della verità -, il solo fatto che qualcuno possa non condividerle, è insopportabile. Devi-pensare-come-loro.

Gente come Emanuele Fiano non conosce l’abc della democrazia e del pluralismo. Per lui e per quelli come lui, vanno bene le oscenità gay in pubblico, ma non vanno bene concerti al chiuso. Questi sono valori minimi di libertà che chi non condivide, si pone fuori dall’alveo democratico.

La giunta milanese organizza orge gay nella piscina dove la mattina dopo vanno i bambini, regale case e soldi ai Rom, e poi vuole impedire a dei cittadini italiani di esprimere liberamente la loro opinione in musica. Questa è tirannia. Questi personaggi devono essere combattuti.

Questa furia censoria dell’estrema sinistra – che ormai è un covo di fanatici della religione multiculturale ( ma solo le ‘culture’ che garbano a loro) – è patetica.

Loro, che vogliono censurare i concerti perché non tollerano il dissenso, accusano gli altri di “intolleranza politica”: siamo al rovesciamento – tipico dello stalinismo – della verità.

Ordinano, giudicano, censurano, pontificano: ma chi vi credete di essere? Siete solo minoranze fanatiche.

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Fonte: Identità.com