Ricordate De Giorgi, quello che “non si era accorto delle foto oscene di bambini” nel suo sito? Dopo avere rinunciato alla candidatura con Monti, a seguito delle polemiche, ora approda al Pd.
Da ieri infatti è nella squadra del neo-sindaco di Viareggio, il renziano Leonardo Betti, che lo ha voluto come ‘comunicatore’. E chi meglio di lui, la cui società – che pubblica gay.it – è proprietaria di due siti che mettono in scena contenuti pornografici: gaysex.it, gaytube.it. E pubblica anche due portali “marciapiede”: nowescort.com e me2.it, che si possono tranquillamente definire “bordelli on-line”, e dove la prostituzione omosessuale è offerta come merce al mercato. E lui guadagna sulla vendita di quella “merce”. In sostanza un cyber-magnaccia?
Ovviamente, secondo De Giorgi, le pagine del sito “sono destinate ad accogliere profili di ragazzi che, nel sito me2.it, intendono dichiarare la loro disponibilità ad effettuare servizi di accompagnamento personale”. “Resta inteso che il sito www.me2.it non ha alcun rapporto contrattuale con i tali profili”. E’ il procedimento classico – chiedere ad avvocati del ramo – con il quale chi vuole guadagnare dalla vendita di carne umana, si “premura” dal rischio di poter essere accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione.
Il proprietario del sito mette a disposizione la piattaforma, le prostitute – in questo caso accompagnatori gay – inseriscono la loro merce e, in cambio, versano non “percentuale sul lavoro effettuato” – che sarebbe perseguibile – ma una tariffa per la pubblicazione dei profili. Oppure, non pagano nulla e chi possiede il sito guadagna in pubblicità. E il gioco è fatto.
Chi, meglio di De Giorgi, potrebbe “comunicare”? Complimenti al sindaco di Viareggio e al suo nume tutelare.