Effetto ammucchiata Pd-Pdl: Astensione record

Vox
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Meno della meta’ degli italiani aventi diritto al voto si e’ recato alle urne per le elezioni di ballottaggio per la scelta dei sindaci. Il dato definitivo comunicato dal Viminale fissa l’affluenza al voto al 48,51% degli elettori.

Questo è il dato più eclatante. L’ormai evidente rifiuto della democrazia rappresentativa che vede un inutile rimbalzo tra scelta A e scelta

B, e poi poca differenza nelle decisioni prese.

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E’ il caso di Alemanno, che arriva al Campidoglio sull’onda del cambiamento, e poi fa il democristiano per 5 anni. Spostando i Rom da un punto all’altro della città senza avere il coraggio di prendere decisioni drastiche.

Ma il caso più generale dell’ammucchiata di governo Pd-Pdl: paga di più il Pdl, perché il suo elettorato è meno telecomandabile di quello del Pd, e se non vede una netta distinzione dell’offerta politica, rimane a casa.
Pd che ovviamente, nella migliore tradizione, è convinto di “avere vinto” politicamente, quando invece ha solo ottenuto delle vittorie locali basate sul crollo dei votanti. E’ però evidente che l’ammucchiata di governo non fa bene al Pdl, non tanto in termini di voti che cambiano schieramento, quanto di perdita d’entusiasmo del suo elettorato di riferimento. Elettorato che però, alle politiche, quando sente in gioco il futuro del paese accorre sempre alle urne.

Quello di cui ha però bisogno l’Italia non è, quest’assurda “democrazia dell’alternanza” tra due gemelli siamesi solo vestiti diversamente: c’è bisogno di un cambio di regime. Non di governo. Perché questa è una crisi di sistema.

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Fonte: Identità.com