Se lo sono detti anche da soli, prima di salire al Quirinale dal loro nume tutelare Kim-il-Napolitano, i 35 saggi, di non servire a niente. Lorenza Carclassare, professoressa di diritto costituzionale e saggia: “Forse ho sbagliato, alla fine, ad accettare, nelle mie perplessità, A questa aspirazione autoritaria io non ci sto e quindi la mia idea sarebbe di portare la mia voce dissidente, ma forse ho sbagliato perché questa voce dissidente non avrà alcuno spazio” .
Poi c’è chi si dice felice di poter lavorare nell’ombra, come Augusto Barbera, che in un’intervista al Quotidiano Nazionale sussurra: “Noi non siamo ministri. Possiamo dunque permetterci di lavorare nell’ombra”. Certo che “fossimo rimasti 25 sarebbe stato meglio”.
Troppi, inutili e semi-clandestini. Quello che ci voleva. Saggi e confusi.