I parrucconi della Corte Costituzionale ne hanno combinata un’altra delle loro.
Infatti, secondo i giudici dell’alta corte, è incostituzionale qualsiasi prelievo fiscale sugli assegni previdenziali, anche se superano i 90mila euro. Salta così il contributo di solidarietà, previsto da un comma del decreto legge 98 del 2011, e applicato sulle pensioni d’oro dei vari boiardi di Stato – giudici della Corte Costituzionale compresi, perché costituisce “un intervento impositivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini“.
Potevano, i boiardi della Consulta “autotassarsi” le future pensioni d’oro?
Tutta la procedura si è svolta per così dire “in famiglia”. A sollevare infatti la questione di legittimità costituzionale di fronte alla Consulta è stata la Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Regione Campania, a seguito del ricorso di un magistrato presidente dello stesso organo fino al 21 dicembre 2007.
ECCO QUANTO PAGHIAMO I PARRUCCONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE: http://voxnews.info/2013/04/12/scandalo-corte-costituzionale-1-400-euro-al-giorno-di-stipendio-per-i-giudici-della-consulta/