Treviso, il consigliere marocchino offende Gentilini: “Vecchio ottuso, e instabile mentale”

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421296_464730943611458_1772334817_n (1)Il Pd e la sua propaggine sinistra, Sel, sono impegnati nell’ennesima campagna di “vittimizzazione”. Stavolta il “povero perseguitato” è il neo-consigliere marocchino – in predicato di divenire assessore alla sicurezza di Treviso – che sarebbe, secondo loro, vittima di una campagna “xenofoba”.

Nulla, sul fatto che il “compagno Said” abbia apostrofato il candidato avversario come “vecchio ottuso e instabile mentale”. Parole da lui scritte sulla sua paginetta Facebook e da noi conservate per i posteri in basso.

 

Vendola porta un immigrato nel consiglio comunale di Treviso. Si chiama Said Chaibi e sarà l’assessore alla sicurezza della futura giunta Manildo, qualora questi dovesse sconfiggere Gentilini al ballottaggio.

“Sono un   segno di rottura rispetto gli schemi a cui ci siamo abituati”, dice lui. Proprio una gran rottura.

L’immigrato figlio di marocchini è nato a Matera, e rappresenterà i suoi connazionali che l’hanno votato in massa, concentrando i loro voti su di lui. Che in cambio promette fondi alle moschee e il rovesciamento delle politiche leghiste degli ultimi anni su sicurezza e case popolari.

“Con il primo turno abbiamo già portato un messaggio di cambiamento,  contro i beceri leghisti.  Gentilini, dopo lo spoglio non è stato in grado di fare un analisi politica, ma ha fatto come sempre, ha attaccato l’avversario con le sue solite dichiarazioni populiste”.

“I prossimi giorni lavoreremo sodo per vedere realizzato il nostro sogno. Con i nostri strumenti cacceremo via per sempre la nebbia verde”.

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Intanto noi abbiamo dato un’occhiata alla sua pagina Facebook. Tra le altre cose, il neo consigliere dice la sua anche su Kabobo, il picconatore di Milano. Dice, testuale: “Bisogna scoprire come integrare questi soggetti“. Insomma, niente carcere, per chi spacca la testa ai passanti ci vuole “integrazione”.

Per evitare che questa frase “sparisse”, abbiamo salvato l’immagine, e sottolineati alcuni simpatici errori grammaticali o termini desueti del “nuovo italiano”.

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Non solo. Le offese volgari all’esponente leghista come “ottuso” e “instabile mentale” si sprecano.

Un altro immigrato venuto in Italia a fare un lavoro che gli italiani non vogliono fare.

 

 

Nulla sul fatto che abbia definito il “picconatore di Milano” una “persona da integrare”. I carnefici si sono trasformati in vittime.




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