Scontri etnici: buddhisti ne hanno le scatole piene degli islamici

Vox
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Le forze di sicurezza hanno lottato per controllare  folle di buddisti che hanno bruciato le case musulmane mercoledì per il secondo giorno consecutivo in Myanmar, nella città settentrionale di Lashio.

Decine di giovani uomini e ragazzi in moto ed a piedi hanno saccheggiato la città di 130.000 persone,  cantando canzoni nazionaliste,  il giorno dopo che la moschea e una scuola religiosa erano state bruciate.

I disordini  sono partiti, quando Aye Aye Win, 24, una donna buddista che vendeva benzina a Ne Win, un musulmano di 48 anni, è stata cosparsa di carburante e data alle fiamme dall’uomo durante una lite.

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Dopo che la polizia ha arrestato Ne Win, i buddisti hanno circondato la stazione di polizia e chiesto gli fosse consegnato. Al rifiuto, la folla è andata su tutte le furie, attaccando la Moschea Myoma vicino al mercato di Lashio, dicono i residenti.

Una persona è stata uccisa e quattro sono rimaste ferite. La polizia ha sparato per disperdere la folla.

La violenza in questa città in una regione montagnosa vicino al confine nord-orientale del Myanmar con la Cina, circa 700 km dalla capitale commerciale Yangon, mostra quanto la rabbia anti-musulmana si stia diffondendo nel paese buddista.

I disordini religiosi sono scoppiati nella parte occidentale di Rakhine l’anno scorso e si sono diffusi nelle roccaforti centrali e le aree vicino Yangon quest’anno.

Lo scatenarsi dell’ odio etnico dopo 49 anni di dittatura militare terminata marzo 2011 solleva interrogativi sulla possibilità che etnie e religioni diverse possano coesistere senza la coercizione dittatoriale.

Di sera, negozi e case erano ancora in fiamme in un quartiere di Lashio. Non c’era traccia di abitanti musulmani.

“Non so dove i musulmani sono. Sono tutti scappati”, ha detto Kyaw Soe Win, un buddista residente del quartiere misto.

In altre regioni, come ad esempio Rakhine dove centinaia sono stati uccisi l’anno scorso, e nella città centrale di Meikhtila dove almeno 44 persone sono morte a marzo, ci sono stati segni di pulizia etnica .

In Myanmar, i musulmani costituiscono circa il 5 per cento della popolazione di 60 milioni.