Sandro Bondi: “In attesa dei ballottaggi, dai dati delle amministrative risulta confermata una dinamica bipolare incardinata sui due maggiori partiti nazionali, e cioè Pdl e Pd, che abbiamo interesse a stabilizzare”.
Ultimamente Bondi si segnala per la sua incapacità nell’interpretare la realtà. Se questo voto dimostra una cosa, è che gli elettori di quell’area culturale che Pdl e Lega vorrebbero rappresentare, schifano l’accordo contronatura che i loro eletti hanno stretto con il Pd. E lo hanno dimostrato disertando le urne.
Infatti tutti i sondaggi sono concordi nel dare un vantaggio al CDX tra i 5 e i 9 punti percentuali, se questo non si è tradotto in voti alle comunali – in parte è sempre così, visto che l’elettorato di cdx è più ispirato dai grandi temi nazionali mentre quello di csx è più clientelare – significa che questo governo congolese non piace a quell’area di riferimento.
Che l’elettorato del Pd sia più clientelare, lo dimostra il dato di Siena. Lì con il MPS, non ha mangiato solo il Pd, ha mangiato tutta la città. Per questo sono sorpreso da chi è sorpreso della non-estinzione del Pd senese. Il Pd è, in molte zone, la “mano che distribuisce”, e questo in elezioni locali pesa.
Se il Pdl non vuole mangiarsi tutto il vantaggio, ha tutto l’interesse a tagliare l’esile filo che tiene in apparente vita il governo.
Non darei troppo peso al dato di Grillo, tutto è ampiamente distorto dal fatto che abbia votato poco più della metà della popolazione. E anche per gli elettori del M5S, vale quello detto per il Pdl.