Epatite A: allarme frutti di bosco extra-comunitari

Vox
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ROMA, 26 MAG – Anche un mirtillo puo’ nascondere dei pericoli. E’ proprio sui frutti di bosco che si concentrano infatti gli esperti, europei e italiani, impegnati a monitorare i casi di epatite A segnalati in forte crescita, che almeno in parte potrebbero essere causati proprio dai questi frutti congelati extra Ue. L’allerta arriva da una circolare sul sito del ministero della Salute. In Italia i casi sono aumentati nel periodo marzo-maggio 2013 del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nell’aprile 2013 sono stati segnalati due focolai internazionali di Epatite A, il primo che coinvolgeva pazienti dei Paesi Nord-Europei (cluster presumibilmente legato al consumo di frutti di bosco congelati di importazione extra-EU), il secondo turisti di rientro dall’Egitto.

E visto che negli ultimi mesi è stato rilevato un importante incremento, rispetto agli anni precedenti, dei casi di epatite A in Italia, alla delle due epidemie che stanno coinvolgendo altri Paesi europei, il Ministero della salute ha predisposto la Circolare 23 maggio 2013 per rafforzare la sorveglianza dell’Epatite virale A ed avviare indagini sul territorio nazionale finalizzate ad identificare sia l’esistenza di possibili casi autoctoni correlati che, eventualmente, le potenziali fonti di infezione.

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I viaggi in paesi africani e l’importazione di “frutti di bosco” da paesi dell’Est sono visti come cause principali del vertiginoso aumento di casi di Epatite A.

In relazione ad un cluster familiare di epatite A, a seguito di consumo di una torta guarnita con frutti
di bosco, verificatosi ad aprile 2013, è stato effettuato il campionamento e l’analisi di una confezione ancora
integra di frutti di bosco misti congelati, sui quali è stato riscontrato il virus.

Moriremo di “globalizzazione”. Saremo sacrificati sull’altare della libera circolazione di merci, uomini e denaro.