Oh-Oh: Napolitano citato al processo, insieme a Grasso e Ciampi

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I pm di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia hanno citato come testi al processo, che si aprirà il 27 maggio in corte d’Assise, Giorgio Napolitano, Pietro Grasso e Carlo Azeglio Ciampi. 

Napolitano dovrebbe essere sentito, se i giudici accoglieranno la richiesta, in ordine “alle preoccupazioni espresse dal suo consigliere giuridico Loris
D’Ambrosio nella lettera del 18-6-2012”, concernenti il timore del dottor D’Ambrosio “di essere stato considerato solo un ingenuo e utile scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi, nel periodo tra il 1989 e il 1993”.

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I pm vogliono dunque ricostruire il contesto in cui maturarono le telefonate fra Nicola Mancino e il consigliere giuridico del Quirinale Loris D’Ambrosio, telefonate che, ricordiamolo: SONO STATE DISTRUTTE PER COPRIRE L’INTOCCABILE.

Anche la seconda carica dello Stato,  Piero Grasso, dovrà riferire sulla questione.

Ecco, perché invece di pontificare sciocchezze su gay e “omofobia”, Napolitano non ci dice cosa si sono detti, lui e Mancino.