Licenza d’uccidere agli Zingari: “E’ la loro cultura”, sconto di 11 anni all’assassino di Milano

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Il Tribunale per i minorenni di Milano ha concesso le “attenuanti generiche” a Remi Nikolic, il giovane rom che a bordo di un suv investì e uccise l’agente di polizia locale Niccolò Savarino.

Non è servita l’opposizione del pm, che aveva chiesto 26 anni di carcere senza  attenuanti, il tribunale xenofilo ha deciso di concedergliele sulla base del “contesto di vita famigliare” nel quale “è cresciuto, caratterizzato dalla commissione di illeciti da parte degli adulti di riferimento e dalla totale assenza di scolarizzazione”. Tradotto: è zingaro, se uccide gli facciamo lo sconto perché è la sua cultura.
E così, ecco lo sconto di 11 anni, e la “condanna” a 15 anni di carcere. Tanto – poco – vale la vita di un italiano nella testa della magistratura corrotta italiana.
Non basta. Il  Tribunale per i minorenni, presieduto dalla “signora” Daniela Guarnieri, nelle motivazioni depositate, spiega di aver riconosciuto le attenuanti perché  “i precedenti penali non particolarmente rilevanti , il contesto di vita famigliare nel quale Nikolic è cresciuto, l’intensità e la tipologia del dolo.”

Il 12 gennaio 2012, l’agente Savarino, 42 anni, venne ucciso da questa bestia con le attenuanti, mentre stava facendo il suo dovere nei pressi di piazza Bausan, in zona Bovisa,  travolto dal suv guidato dallo zingaro e trascinato dalla macchina per 200 metri. Con l’immigrato che poi fuggì per essere scovato solo tre giorni dopo in Ungheria.

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Roba da matti, il Tribunale dei minori ha ridotto a soli 15 anni la pena per il rom che, a bordo di un suv, ovviamente rubato, aveva investito e ucciso un vigile a Milano. Il motivo della riduzione di pena? “Il rom ha vissuto in un contesto familiare di grave degrado”. Non ho parole. Questa è giustizia?“, scrive, su Facebook, il segretario della Lega lombarda Matteo Salvini.

No, non è giustizia. A Milano non ci sono magistrati, ci sono farabutti.