Strage Milano, Pisapia ha la soluzione: “Un minuto di silenzio”…

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«Il gesto folle di questa mattina ha lasciato sgomento me e l’intera città» dice Pisapia.

«Domenica mattina alle 10 invitiamo tutti i milanesi che lo vorranno a venire a Palazzo Marino per un momento di raccoglimento come segno di vicinanza alla vittima, ai suoi famigliari e a tutte le persone gravemente colpite da questa tragedia assurda». «Chiediamo, inoltre, a tutti gli organizzatori delle iniziative che ci saranno domani in città di osservare un minuto di silenzio».

Attacca invece la Lega: «Purtroppo nella nostra città dobbiamo registrare l’ennesima violenza. La Milano gentile immaginata da Pisapia si sta trasformando in un inferno per i cittadini» e Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega Nord annuncia un presidio domenica mattina nel quartiere Niguarda, «i tragici fatti di Milano dimostrano come sia fondamentale che rimanga inalterato il reato di immigrazione clandestina».

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Fatevi massacrare in silenzio.

«Domenica mattina alle 10 invitiamo tutti i milanesi che lo vorranno a venire a Palazzo Marino per un momento di raccoglimento come segno di vicinanza alla vittima, ai suoi famigliari e a tutte le persone gravemente colpite da questa tragedia assurda».«Chiediamo, inoltre, a tutti gli organizzatori delle iniziative che ci saranno domani in città di osservare un minuto di silenzio».

LEGA – «Purtroppo nella nostra città dobbiamo registrare l’ennesima violenza. La Milano gentile immaginata da Pisapia si sta trasformando in un inferno per i cittadini»: Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega Nord annuncia il presidio domenica mattina nel quartiere Niguarda. «I tragici fatti di Milano dimostrano come sia fondamentale che rimanga inalterato il reato di immigrazione clandestina» ha detto Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza.

IL PD – «Questo è il tempo del cordoglio, della vicinanza alle famiglie e del silenzio- ha dichiarato il senatore del Partitio democratico Mirabelli- Le strumentalizzazioni sono irresponsabili, indecenti e disumane, colpevoli di non cogliere la profondità di un dramma. Alle istituzioni spetta di stare vicino alle famiglie e di fare qualunque cosa sia possibile fare per impedire che si ripetano vicende di questo tipo».