Istigazione a delinquere: arrestate la congolese

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Dopo il gravissimo fatto di sangue di Milano – immaginate se un italiano fosse sceso in strada e avesse iniziato a “picconare” degli immigrati, pensate ai titoloni, ai commenti e alle inchieste giornalistiche – l’immigrazione mostra tutta la sua ferocia. Un 40enne è stato strappato alla vita da un Africano che non doveva essere nel nostro paese.

E ha ragione il leghista Salvini ad accusare la congolese di “istigazione a delinquere”, e ad indicarla come la mandante di questo orrendo crimine. Quando un ministro della Repubblica se ne esce con “la clandestinità non è reato”, si pone fuori dalla legge che invece la riconosce come tale. E istiga tutti i clandestini a violare la legge. Un ministro è il custode della legge, se invita a non rispettarla o ad aggirarla, si pone fuori dal suo ruolo.

Ma non è strano che la congolese pensi e dica certe cose, essendo essa stessa entrata in Italia in modo irregolare. In sostanza abbiamo un ministro straniero che ha violata la legge italiana, e che ora istiga a violarla. Se ci fosse un magistrato in Italia, la indagherebbe per “istigazione a delinquere”, ma si sa, questo reato vale solo per chi istiga a pensare.

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C’è un ministro fuorilegge in Italia, si chiama Cecile Kyenge. E viene dal Congo.

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Fonte: Identità.com