Come prevedibile – ma non ditelo alla Boldrini, altrimenti vi denuncia per “machismo” – il cervello delle donne e’ programmato per allertarsi al pianto dei neonati, ma non e’ cosi’ per quello maschile.
Lo dimostra uno studio di Gianluca Esposito del Riken Brain Science Institute in Giappone e Nicola de Pisapia dell’Ateneo di Trento, pubblicato su Neuroreport. Monitorando il cervello con risonanza magnetica, si e’ visto che sugli uomini il pianto produce minori effetti, mentre le donne risultano subito distolte dai propri pensieri per concentrarsi sul pianto del bimbo.
E’ nelle differenze tra i sessi, la bellezza. Nel loro essere complementari e non uguali, come la vulgata modernista vorrebbe darci a bere. Non intercambiabili. Non esiste il “terzo sesso” transgender, esistono individui malati che vanno curati.
Questo studio ci fa pensare anche una cosa: nelle coppie gay alla vendola, chi è che si “allerta” al pianto del bimbo? Nessuno. Ed essendo questo solo un piccolo esempio delle tante altre differenze, si comprende benissimo come un bambino abbia bisogno di una mamma. E di un papà.
CHIEDO SCUSA, ma questa vignetta non mi sembra la più appropriata per l’articolo. Personalmente mi ha un po’ dato noia dal punto di vista del buon gusto. E’ in effetti molto incisiva, ma forse se viene vista da ‘perbenisti’ di idee diverse da quelle della normalità o da persone contaminate dall’influsso dei Mass Media che ci impongono di considerare NORMALE ciò che è CONTRO NATURA, a mio parere , potrebbe avere un effetto contrario a quello che vorrebbe suscitare . Lascio a voi ogni decisione, ma ripeto, mi ha dato un po’ noia e credo che susciterebbe reazioni violente contro il sito.
Ha ragione.