Pd-Pdl si spartiscono la carcassa del Paese

Vox
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E’ rissa furibonda per le poltrone delle commissioni parlamentari tra Pd, Pdl e Scelta Civica . Nelle commissioni più delicate (Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio e quelle competenti sulle tlc) si profila un’alternanza alla Camera e al Senato tra Pd e Pdl.

Questa la lista dalla spartizione:

Affari Costituzionali: Anna Finocchiaro (Pd) al Senato, Francesco Paolo Sisto (Pdl) alla Camera
Giustizia: Nitto Palma (Pdl) al Senato, Donatella Ferranti (Pd) alla Camera
Esteri: Pier Ferdinando Casini (Scelta civica) al Senato, Fabrizio Cicchitto (Pdl) alla Camera
Difesa: Nicola Latorre (Pd) al Senato, un esponente di Scelta civica (C) alla Camera
Bilancio: Antonio Azzollini (Pdl) al Senato, Francesco Boccia (Pd) alla Camera
Finanze: Mauro Marino (Pd) al Senato, Daniele Capezzone (Pdl) alla Camera
Cultura: Andrea Marcucci (Pd) al Senato, Maria Stella Gelmini (Pdl) alla Camera
Trasporti e telecomunicazioni: Altero Matteoli (Pdl) al Senato e Michele Meta (Pd) alla Camera
Attività Produttive: Massimo Mucchetti (Pd) al Senato, Guglielmo Epifani (Pd) alla Camera
Lavoro: Maurizio Sacconi (Pdl) al Senato, Cesare Damiano (Pd) alla Camera
Affari sociali: De Biase (Pd) al Senato, un esponente Pdl (C)
Ambiente: un esponente del Pdl (S), Ermete Realacci (Pd) alla Camera
Agricoltura: Luca Sani (Pd) alla Camera
Politiche Ue: Michele Bordo (Pd) alla Camera
Giunta autorizzazioni/immunità: La Russa (FdI) alla Camera, Raffaele Volpi (Lega) al Senato.

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Ma c’è il problema della Giustizia, dove Francesco Nitto Palma (Pdl) non ha passato le prime due votazioni – il Pd non è riuscito a garantire i suoi voti, ormai è tre partiti in uno –  per l’elezione del presidente. Il Pd ha deciso di votare scheda bianca e sul suo nome sono confluiti soltanto 12 voti favorevoli, insufficienti a garantirne l’elezione. Alla seconda votazione i sì sono stati 13, mentre la maggioranza sarebbe dovuta essere di 14 visto che i componenti della commissione sono 26. La terza votazione si terrà domani alle 14.

Sembra che la cosiddetta “maggioranza-meticcia” sia poco maggioranza e molto confusa. Come tutte le cose “meticce” e non omogenee.