Escono fuori da parte di organizzazioni terzomondiste e rappresentati di alcune comunita’ africane, sorprendenti dichiarazioni atte a giustificare l’ attivita’ di commercio abusivo e vendita’ di prodotti contraffatti, con la scusa che i ” poveri ” immigrati non hanno di meglio da fare per sbarcare il lunario ed aiutare le loro lontane famiglie. Prima di tutto il commercio abusivo e’ la catena finale di reti malavitose di stampo mafioso gestito da asiatici ma anche da mafie africane. Un commercio abusivo che e’ un cancro per l’ economia Toscana e Nazionale in quanto e’ una palese concorrenza sleale alla nostra economia ed ai nostri imprenditori ed artigiani, gia’ duramente colpiti dalla crisi. Un giro d’ affari dei prodotti falsi in Toscana stimato in oltre 7 miliardi di euro ( praticamente una manovra finanziaria…) . Ricordiamo che l’ esercizio di commercio abusivo di prodotti contraffatti e’ considerato un REATO dal nostro codice penale in base all’ art 473, che definisce questa attivita’ RICETTAZIONE . E l’ attivita’ di commercio senza licenza regolare e’ sanzionato in base all’ art 29 del decreto legislativo 114/98. Ci chiediamo, ma le leggi italiane non valgono per gli ” aspiranti nuovi italiani ” a cui la sinistra vuole ” svendere ” la cittadinanza in cambio di voti di scambio di chiara origine clientelare. E se questi ” nuovi italiani ” non sono tenuti a rispettare le leggi italiane ed il codice penale , perche’ la popolazione ” autoctona ” invece e’ tenuta a rispettarle e duramente sanzionata in caso di inottemperanza delle stesse? Non ci avviamo , verso forme di vero e proprio RAZZISMO, nei confronti degli ” ITALIANI, DEI TOSCANI AUTOCTONI ?? “
AUSTRIACANTE
