Cittadinanza e immigrazione libera: Pdl in ebollizione contro la congolese

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“Non si esageri e si usi maggiore cautela anche da parte dei membri del governo”, ha tuonato il presidente dei senatori del Popolo della libertà Renato Schifani. “Quello del ministro Kyenge, che annuncia urbi et orbi che il reato di immigrazione clandestina andrebbe abrogato ed un ddl sullo ius soli nelle prossime settimane, è soltanto l’ultimo episodio, ma è sintomatico di un atteggiamento che non tiene in alcun conto il ruolo del Parlamento e il necessario coordinamento con i capigruppo della maggioranza, richiamato espressamente dal presidente del Consiglio nel suo intervento. Non si possono fare proclami solitari, senza che gli argomenti siano discussi e concordati in un ambito collegiale”. “Ci auguriamo che si cambi rapidamente registro e ci si renda conto che il governo attuale è fatto di larghe intese e dunque di scelte comuni. Le iniziative personali ed i diktat, come quello di Fassina e compagni sul presidente Berlusconi, non inducono all’ottimismo”.

Alla Biancofiore sono state ritirate le deleghe su pressione del mondo omosessuale. Mentre la congolese spara richieste folli contro gli italiani e rimane al suo posto. “Un governo di coalizione”, dice la senatrice Anna Maria Bernini portavoce vicario del Pdl, “che vive grazie al sostegno del Pdl, e ai suoi voti sui singoli provvedimenti, le opinioni politiche di Cecile Kienge su cittadinanza e reato di immigrazione clandestina sono perfettamente legittime se espresse a titolo personale, ma fuori luogo se pronunciate nelle vesti di ministro della Repubblica”. Anche perché il ddl sullo ius soli e l’abolizione del reato di immigrazione clandestina non solo non sono delle priorità di questo momento e “non fanno parte di quell’agenda di governo su cui Enrico Letta ha incassato la fiducia delle Camere”.
“Sarebbe opportuno che il Presidente del Consiglio chiarisse bene ai suoi ministri quali sono i confini politici e programmatici di questo esecutivo, al fine di evitare episodi di destabilizzazione. Le assolute priorità su cui deve ora concentrarsi l’attività di governo sono l’abolizione dell’Imu e la riduzione della pressione fiscale su lavoro e imprese”.

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E Maurizio Gasparri, attacca: “Una cosa è voler rafforzare le politiche di integrazione garantendo diritti agli immigrati regolari, un’altra imporre lo ius soli”. “La cittadinanza automatica per il solo fatto di nascere in Italia non è praticabile. L’azione del governo deve piuttosto essere volta a far rispettare le leggi vigenti. Una task force che veda interessata anche il ministro Kyenge per verificare la reale condizione dei tanti immigrati presenti in Italia sarebbe un primo passo”.

Lo fate cadere questo governo, o no?