“Preiti uno di noi”: scritte sui muri d’Italia

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SPARI P.CHIGI: A PADOVA SCRITTA INNEGGIANTE A LUIGI PREITI

PADOVA – Due scritte tracciate con spray rosso inneggianti a Luigi Preiti, il muratore calabrese che ha sparato ieri davanti Palazzo Chigi ferendo due carabinieri, sono comparse stamane sui muri del centro di Padova.

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Sul fatto sta indagando la Digos. ”Luigi Preiti sei uno di noi, pagherete caro”, e’ lo slogan, seguito da una A cerchiata, vergato da ignoti  nel quartiere universitario.

E ci sono segnalazioni di altre scritte in altre zone d’Italia. Un segno di forte insoddisfazione e di tensione sociale crescente.




Un pensiero su ““Preiti uno di noi”: scritte sui muri d’Italia”

  1. Sono stato studente universitario nel ’68 e mi ricordo molto bene gli INFILTRATI dei Servizi Segreti alla Facoltà che frequentavo. Erano giovani e spingevano gli animi degli studenti impreparati ed ingenui , verso la violenza in maniera tale da permettere poi la reazione delle classi dominanti. Mi ricordo le pistole che comparivano durante i cortei e l’uccisione di Giorgiana Masi a Roma. Quando ci sono problemi economici o sociali rispuntano questi fenomeni. Bisogna esaminarli bene – i giovani devono capirlo- che fa comodo a chi ha il potere e NON vuole lasciarlo, indirizzare l’opinione pubblica contro chi vuole pacificamente cambiare l’indirizzo che le classi dominanti vogliono dare. ed allora comparire pistole con matricola abrasa che si trovano facilmente ecco che si colpiscono i ‘pilastri’ del vivere civile più apprezzati quali forze dell’ordine e la religione come successo negli scontri di Roma due anni fa dove ,STRANAMENTE, di ‘black bloster ‘ sfondarono la porta secondaria di una chiesa e, gettarono la statua di una madonnina per strada! Chi poteva sapere che dietro quella porta c’era quella statua? Come mai venne incendiato un appartamento vuoto della Difesa, ma non venne attaccata la caserma della FINANZA che si trova poco più avanti ? Nel momento attuale mi sono chiesto: ” Chi ha scritto o mandato a scrivere quella frase inneggiante all’attentato ai carabinieri?” Chi, ha fornito la pistola con la matricola abrasa all’attentatore dei Carabinieri? Chi gli ha suggerito, dopo il suo arresto , di dire che “voleva colpire i politici” quando in primo momento l’attentatore ha cercato di suicidarsi? Sono le domande che mi pongo e che credo altre persone come me si stanno ponendo! Io credo che bisogna essere molto prudenti e saggi in questo momento. Spero che i giovani ed i meno giovani meditino su questo momento tragico per l’Italia e su questi fatti e ne traggano le loro debite opinioni.

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