Hanno trovato il colpevole: la colpa è di Grillo

Vox
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Stanno usando l’atto disperato di un cittadino, per tentare di bloccare la legittima protesta popolare nei confronti di un governo e un parlamento completamente estraneo ai bisogni del popolo. E’ un classico.
Tutti i regimi cercano di pilotare l’opinione pubblica sfruttando eventi del genere – questo non significa che ci siano strane mani dietro la sparatoria – ma solo che strane mani vogliono strumentalizzarla per i loro fini. Consolidare l’inciucio.

E infatti già i giornaletti sono pieni di accuse e di intimazioni a Grillo, di “abbassare i toni”, ovvero adeguarsi al sistema di potere vigente.

La prima cosa che hanno fatto subito dopo la sparatoria di Palazzo Chigi, è andare a leggere i commenti sul Blog di Grillo. Patetici. E hanno trovato un commento.
Un commento che, purtroppo per loro, è condiviso da una gran parte degli italiani:

emi

Non vorremmo essere nei panni di chi l’ha scritto. Si scateneranno tutti i questurini psico-postali che andranno a caccia di questo “estremista”. Intanto è partita la caccia alle streghe dei politici e dei pennivendoli.
E vedrete, il celeberrimo ministro D’Alia userà questo commento per chiedere nuove norme contro la libertà d’espressione su internet.

Vox

E’ strana questa “sparatoria”. Avviene in un momento ideale per saldare un paese recalcitrante al sistema del governo nascente.
Un sistema così impopolare come il regime italiano attuale, ha bisogno di “martiri”, di sangue per legittimarsi agli occhi della gente e sopravvivere. “Vedete, chi è contro di noi è cattivo, è terrorista! Noi siamo i buoni, i difensori dell’ordine!”.

Ma se fosse il gesto di un uomo disperato, la ribellione di un italiano abbandonato dallo Stato occupato ad assistere “altri”, bè, allora i politici inizino a preoccuparsi. Perché i disperati magari un pò folli sparano a casaccio, ma il popolo armato fa le rivoluzioni.

Non sono mancate le dichiarazioni a gettone della nuova maggioranza al potere:

“Quando per mesi e mesi si inveisce contro il Palazzo, poi qualche pazzo esce fuori”, dice il sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Nessuno vuole criminalizzare i deputati e gli attivisti del Movimento 5 Stelle – afferma il vicepresidente dei senatori Pdl Giuseppe Esposito – ma i toni violenti e offensivi che da anni usa Beppe Grillo, ancor più negli ultimi tempi, per rivolgersi alle Istituzioni potevano far presagire che una testa calda potesse compiere un atto atroce come quello avvenuto questa mattina. Sia anche aspro lo scontro politico ma, responsabilmente, un attivista politico non dovrebbe mai oltrepassare certi limiti creando un clima d’odio insopportabile”.

“Con la sparatoria di pochi minuti fa di fronte a Palazzo Chigi, in contemporanea con il giuramento del nuovo governo, siamo di fronte ad un atto gravissimo e preoccupante. Tutte le forze politiche, a prescindere dalla legittime contrapposizioni, devono insieme adoperarsi per abbassare i livelli di tensione che la crisi economica, sociale e istituzionale ha già alimentato”, ulula il democratico Emanuele Fiano. “Non sappiamo cosa sia passato nella testa di quel folle, ma una cosa è certa: è un preciso dovere di tutti, oggi più che mai, contribuire a creare un clima più disteso nel Paese”, dise il sopravvissuto Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc. “Non vogliamo commentare su un certo clima e su un certo linguaggio che da qualche parte continua ad essere brandito, tuttavia sarebbe utile che tutti,anche coloro i quali hanno fatto dell’invettiva uno strumento politico, meditassero seriamente”, è il parere di Pino Pisicchio.

Andate a lavorare.