Per giorni hanno occupato una struttura del Villaggio Olimpico e minacciato violenze spalleggiati dai fannulloni dei centri sociali. Oggi gli assessori comunali Elide Tisi e Stefano Gallo hanno garantito che verrà loro concessa la residenza nel comune di Torino.
I 400 clandestini – perché di questo si tratta – potranno ottenerla se costituiranno una fantomatica associazione e troveranno un referente che li garantisca.
«Nei giorni scorsi abbiamo individuato insieme ai dirigenti un percorso, con vincoli precisi, che potrebbe portare al riconoscimento di una residenza collettiva», ha chiarito il ridicolo assessore all’Anagrafe Stefano Gallo, con ciò violando la legge che richiede un lavoro e una casa, nonché ovviamente un permesso di soggiorno, per concedere la residenza ad un immigrato.
Ma la violenza paga, soprattutto quando si è spalleggiati da associazioni come Asai, Askatasuna, Gabrio, e alcuni circoli Arci come il Bazoora, Usb che vivono di contributi pubblici rubati ai cittadini con le tasse.
L’avvocato Gianluca Vitale che segue il caso commenta senza tema di vergogna: «Un passaggio positivo. Il Comune ha preso atto del problema e dell’inadempienza, la residenza collettiva consentirà di attivare alcuni percorsi». Una notizia positiva anche per Soumahoro Aboubakar del Movimento Migranti e Rifugiati: «conferma che siamo davanti a una questione umanitaria. Proprio oggi sono stato impegnato a Roma con istituzioni internazionali sul caso dei rifugiati e sugli Stati generali sull’asilo del prossimo 20 giugno». Una questione “umanitaria”, lui oggi era impegnato.
Il Comune di Torino ha toccato il fondo, permettendo a 400 clandestini di mettere a ferro e fuoco le strutture della città e garantendo loro – violando le leggi – la residenza.