Forleo: “ho intercettazioni scabrose di D’Alema”

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Clementina Forleo. Gip del caso Unipol-Antonveneta che all’epoca vide coinvolti i vertici del Pd – quelli di “abbiamo una banca” – e anche magistrato che scarcerò alcuni terroristi islamici, ha scritto sul proprio profilo facebook, che pubblicherà tutte le telefonate di quell’indagine che riguardano D’Alema in caso di sua elezionie al Quirinale.

Scrive: “Promessa del tardo pomeriggio: se eleggono D’Alema a Capo dello Stato, ogni sera su questa bacheca una puntata delle sue conversazioni intercettate e un solenne grazie alla Procura di Milano”.

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Gravissimo. Ennesimo segno della putrescenza della magistratura italiana. Se ci sono intercettazioni su D’Alema: perché non sono uscite subito? Perché la Forleo le tiene nascoste per uso politico?
Abbiamo magistrati che trattengono prove di processi e se le portano a casa per utilizzarle in seguito pro domo loro. Giorni fa hanno condannato dei ragazzi per avere pubblicato liste già note sul web, mentre chi scheda come fa la Forleo è libero.

E qui nasce anche il dubbio: quante altre intercettazioni sui piddini ci sono – vedi caso Mps – chiuse nei cassetti delle procure italiane, e magari utilizzate, come in questo caso, per “ricattare” i parlamentari del Pd perché siano filo-magistratura e non deraglino dalle direttive di alcuni centri di potere?

Nessuna perquisizione a casa della Forleo, compagni magistrati?