La mattanza dell’euro: epidemia di suicidi in Italia

Vox
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E’ l’eredità più drammatica dell’euro: continuano a crescere i suicidi per motivi economici. A marzo uno ogni due giorni.
Nei primi tre mesi dell’anno 32 le persone che si sono tolte la vita, il 40% in più rispetto al primo trimestre del 2012.

Il 50% degli episodi si registra tra i disoccupati, quasi il 44% tra gli imprenditori, mentre diminuisce l’eta’ media delle persone che scelgono di togliersi la vita, prevalentemente con l’impiccagione. Sono dati dell’Università degli Studi ‘Link Campus University’ di Roma.

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“I dati del primo trimestre del 2013 – dichiara Nicola Ferrigni, docente di Sociologia della Link Campus University e direttore di Link Lab – delineano uno scenario davvero allarmante e i casi di cronaca delle ultimissime ore non lasciano ben sperare per il prossimo futuro, pervaso da un senso di incertezza e di instabilità lavorativa ed economica. Basti pensare che rispetto al primo trimestre dello scorso anno i casi di suicidi per motivi economici sono aumentati di circa il 40%. Solo a marzo – continua Ferrigni – si sono registrati 16 casi, una media di uno ogni 2 giorni. Quello che da un punto di vista sociale desta preoccupazione e’ che il fenomeno e’ sempre più legato alla disoccupazione e alla stretta creditizia in cui versano famiglie e imprenditori”.

La fascia d’eta’ maggiormente interessata resta quella che va dai 45 ai 54 anni con un’incidenza del 34,4% nel primo trimestre del 2013; ma cresce tra i più giovani, la fascia 35-44 anni riguarda il 31,2% dei casi. Il dato si differenzia da quanto registrato nei primi tre mesi del 2012, quando il numero piu’ elevato di suicidi si registrava nella fascia d’eta’ compresa tra i 55 e i 64 anni.