Turchia, sondaggio choc: un uomo su tre considera giusta la violenza sulle donne

Vox
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Un sondaggio realizzato per l’Universita’ di Karikkale presso gli uomini turchi sulla violenza domestica rivela dati sconcertanti: il 34% della popolazione maschile del paese ritiene che picchiare la moglie ”ogni tanto e’ necessario”. Quasi un turco su 5 (il 18%) considera che l’uomo a casa e’ il capo ed ”e’ libero di usare la violenza quando e’ necessario”, l’11,8% che bisogna punire la donna ”quando si mette contro il marito”.

Dieci anni di potere del premier islamico Erdogan, che ha portato avanti politiche in netto contrasto con lo spirito laico della Turchia moderna, hanno probabilmente favorito il ritorno ad una società patriarcale e ad un clima di crescente violenza sulle donne. D’altronde questo è l’Islam.

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Il sondaggio arriva mentre il paese è ancora turbato da un nuovo stupro di gruppo ai danni di una ragazzina di 13 anni, violentata brutalmente a Golcuk da ben 29 uomini.Preoccupano i dati della violenza sessuale, in crescita del 400% dal 2002. Poche settimane fa ha suscitato grande emozione nel paese il processo in appello per un altro stupro di gruppo, subito da una ragazzina di 12 anni stuprata da 26 uomini a Mardin nell’Anatolia orientale.

Questi sono i paesi dove esiste realmente l’emergenza della violenza sulle donne da parte degli autoctoni, nazioni in cui lo stupro e la violenza domestica sono un fatto culturale. Nelle nazioni europee, invece, la violenza sulle donne è, nell’attuale fase storica, generata principalmente dall’immigrazione e non certo dagli autoctoni. Questa è la realtà, negarla significa non voler risolvere il problema. Non si può contemporaneamente dichiararsi favorevoli all’immigrazione e contrari alla violenza sulle donne, bisogna decidere da che parte stare.