Famiglia italiana disperata, il Comune: “trasferitevi nello sgabuzzino dello stadio”

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Un brutto caso di razzismo in Toscana. Rosario Giangrasso si trova in una situazione economica che lo ha portato alla disperata decisione di mettere in vendita un rene, pur di mantenere la propria famiglia. La scioccante pubblicità di Giangrasso campeggia all’ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli. Oltretutto, lui e la sua famiglia, dal 2 maggio saranno senza casa.

In tutto questo, Rosario Giangrasso ha una colpa, una colpa grave: è Italiano. Non è un “profugo”, non è uno Zingaro e non è nemmeno un immigrato qualsiasi. E’ Italiano. Così gli assessori del Comune di Scandicci alla Casa, Agostina Mancini e al Welfare, Sandro Fallani , insieme al vicesindaco Alessandro Baglioni hanno proposto a Giangrasso e alla sua famiglia di trasferirsi nello sgabuzzino dello Scandicci Calcio. Avete letto bene: lo sgabuzzino di uno stadio perché le case popolari sono occupate da Ahmed, Ioanut e Bongo. Basta dare una scorsa alle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi popolari in tutta la regione, Scandicci compresa.

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«Un assessore alla casa e uno al welfare che non sanno gestire casi come quello di Rosario Giangrasso e di Patrizia Matera dovrebbero fare una sola cosa: dimettersi per assoluta incompetenza». È il durissimo intervento del consigliere comunale di Più Scandicci, declinazione locale di Più Toscana, Alessandro Martini.

«Come si fa – insiste Martini – soltanto a pensare che una famiglia di quattro persone, di cui due bambini in tenera età, possa vivere dentro uno sgabuzzino? Questa è una soluzione inumana, da campo di concentramento. Come possono degli Amministratori predisporre il trasferimento in un “alloggio” che non ha idoneità abitativa?». Martini, che ha ricordato il caso di Patrizia Matera, costretta a vivere all’addiaccio in un camper parcheggiato davanti al Comune, se la prende con «i dilettanti allo sbaraglio che fanno parte della Giunta Gheri. I profughi li hanno mandati subito da un affittacamere a Casellina, con vitto e alloggio pagato, mentre gli italiani o si lasciano nei camper oppure si mandano a dormire in malsani sgabuzzini: questo è razzismo al contrario!».

La questione viene portata sui banchi del Consiglio Regionale grazie a Gian Luca Lazzeri di Più Toscana che chiede l’immediato intervento dell’assessore al welfare Salvatore Allocca. «Quello di Rosario – dice Lazzeri – fa parte di un problema sociale che si sta sempre più diffondendo. È compito delle Istituzioni non lasciare solo chi non ce la fa a mantenere la famiglia perché non ha un lavoro o non ha entrate sufficienti. Ci si preoccupa di gettare al vento quasi 40.000 euro per la partecipazione dei cittadini sulla riqualificazione di Piazza Togliatti, ma nel frattempo non si pensa a questa emergenza, se non con la richiesta assurda di alloggiare in un vano di 10 metri quadri. Dove non arriva l’Amministrazione di Scandicci deve farlo la Regione. Per questo chiedo all’assessore Allocca di intervenire subito affinché la Regione si faccia carico di questa situazione assurda. Visto che per i profughi gli alloggi idonei si trovano sempre, non penso che sarà difficile farlo per un uomo che, pur di sfamare moglie e bambini, mette in vendita un rene. E questo, oltre al grave problema di salute che ne seguirebbe, anche col rischio di entrare nel giro della vendita illegale di organi».