Il confine con il Messico è sempre più un colabrodo: colline controllate dai narcotrafficanti che smerciano droga clandestini, e non è strano, per gli obama-boys sono tutti futuri elettori.
Gli ingressi di immigrati clandestini sono in crescita del 13 per cento quest’anno secondo quanto riferito dal capo della polizia di frontiera degli Stati Uniti oggi davanti Congresso , mentre si amplia il fronte contro la sanatoria obamiana verso i clandestini.
Quanto riferito dalla polizia di frontiera contrasta con la favola dell’ amministrazione Usa secondo la quale “il confine è più sicuro che mai”.
“Abbiamo visto un aumento degli ingressi illegali in coincidenza con la possibilità della sanatoria,” ha detto il capo dei Border Patrol Michael J. Fisher al Senato , aggiungendo che la ragione principale per l’aumento è il richiamo di un potenziale accordo che legalizza gli immigrati clandestini ora nel paese. Come in Italia.
Alla domanda se l’amministrazione si sta occupando di valutare la sicurezza dei confini “Avete iniziato o no?” ha chiesto il Sen. John McCain , repubblicano dell’Arizona..
“Stiamo solo iniziando a farlo” la risposta di Fisher.
Lo scambio ha evidenziato una delle questioni più spinose mentre i legislatori affrontano la questione immigrazione in un progetto di legge che Obama vorrebbe legalizzasse milioni di immigrati clandestini.
Un altro senatore, Carper, si è detto scioccato di apprendere che i cartelli della droga hanno preso il controllo di intere colline sul territorio degli Stati Uniti e che le usano per il traffico di droga e clandestini attraverso il confine.
“E’ incredibile,” ha detto. “Se fossero seduti su una montagna in Afghanistan o in Iraq, penso che li avremmo sbatutti fuori.”
L’Impero, impegnato a colpire in mezzo mondo, non fa nulla per proteggere i suoi confini. E non è strano, dato che l’Impero è proprietà della grandi multinazionali che hanno tutto l’interesse a portare la guerra per accaparrarsi risorse all’esterno, e a non rendere la frontiera americana sicura per avere lavoratori schiavi low-cost. Il tutto, in Italia come in America, a discapito dei cittadini locali.