Napolitano commissaria la democrazia: dopo i tecnici i “saggi”

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“Continuo ad esercitare fino all’ultimo il mio mandato, non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l’Italia attraversa”, ha affermato il presidente della Repubblica.

La “geniale” soluzione individuata da Napolitano, ai minimi storici di consenso popolare, sono “i saggi”.
“Chiederò a due gruppi ristretti di personalità anche distanti culturalmente tra loro di formulare precise proposte programmatiche, istituzionali ed economiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione delle forze politiche”.
E così, dopo i tecnici, arrivano i “saggi”. Alla demenza umana non c’è fine.

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I nomi dei “saggi” – nominati da un presidente non eletto – saranno svelati nel pomeriggio. Ovviamente il popolo, quello sovrano, non avrà voce in capitolo. Saranno loro, in ossequio al più classico dei sistemi oligarchici, che getteranno le basi per un programma. Due gruppi ben distinti – uno avrà carattere politico-istituzionale, l’altro economico-sociale – che si insedieranno martedì prossimo.

Ovviamente Pd e Pdl, de-responsabilizzati dalle loro funzioni, già festeggiano l’ennesimo commissariamento della democrazia. Insieme ai soliti media di disinformazione di massa, che non vedevano l’ora di un esito antidemocratico della pagliacciata di Bersani.