Il Governo taglia borse di studio agli orfani delle stragi, per darle agli immigrati

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Dimezzate le borse di studio per gli orfani delle vittime di Stato. Lo denuncia l’associazione ‘Vittime del dovere’ che si appella, con una lettera, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Nel 1998 – spiega – sono state introdotte delle borse di studio a favore degli orfani delle ‘vittime del Dovere’, del terrorismo e della criminalità organizzata che nel loro piccolo fornivano un importante aiuto alle famiglie con un totale di 800 borse di studio”. Ma “il 26 marzo scorso e’ stato pubblicato il bando per le borse che, con nostro grande stupore, risultano dimezzate per importo”.

Ciò impedirà di proseguire gli studi “a chi ha già dato tanto alla nostra Nazione, e manifesta piu’ di ogni altro la mentalita’ e la logica imperante: l’assoluta mancanza di rispetto per la fasce piu’ deboli, verso tutti coloro che invece dovrebbero essere maggiormente tutelati”.

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La scelta di incidere, prosegue la nota, “su benefici di natura risarcitoria, che non costituiscono inutili privilegi, ma doverosi riconoscimenti e forme di assistenza ai superstiti, risulta fortemente frustrante”.

Ma intanto, il nostro governo stanzia diversi milioni di euro, probabilmente quelli “risparmiati” tagliando le borse di studio degli organi delle stragi, per delle borse di studio a favore dei figli di – indovinate chi? – immigrati. Il tutto è pubblicato on-line sul sito del Ministero degli Esteri.