Stuprato dai genitori adottivi gay

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Un ragazzino è stato abusato sessualmente dal padre adottivo e dal suo partner.
Nell’era del politicamente corretto e dell’omosessualismo imperante, le sue denunce erano stato messe a tacere ed era stato etichettato dagli assistenti sociali come ‘bambino indisciplinato’.
Le sue lamentele sono state ignorate per anni ed era stato rimandato a casa della coppia gay, nonostante le accuse di stupro, anzi, gli assistenti lodavano il “padre” adottivo omosessuale come un ‘genitore molto attento’. E si, era molto attento.

Il caso viene dall’Inghilterra, dove matrimoni e adozioni gay sono permesse, ed è un monito ai paesi ancora non caduti nella trappola dei cosiddetti “diritti gay”. Il rapporto del giudice accusa i servizi sociali di Wakefield, nello Yorkshire, di ‘errore di valutazione, follia e indecenza’.
Il ragazzo, Andy, cui sono stati erroneamente diagnosticati dei disturbi mentali invece di accettare le sue denunce e sono stati anche prescritti farmaci anti-psicotici, crede che sarebbe stato creduto molto prima, se il suo padre adottivo non fosse stato gay.

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Dopo quasi un decennio di battaglie legali, un tribunale ha ordinato il risarcimento al giovane Andy. Lui e sua madre, Elaine Moss, più volte si erano lamentati con gli assistenti sociali per l’abuso.
Il padre adottivo Cannon, 54 anni, e il suo “compagno” 31enne John Scarfe sono stati ccondannati a soli 30 mesi di carcere nel maggio 2006 per aver praticato attività sessuale con un bambino.

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A memento l’accusa di Andy : ‘Credo che se mio padre adottivo non fosse stato gay, le mie lamentele sarebbero state ascoltate molto prima. Il servizio sociale, che avrebbe dovuto essere lì per vigilare ed evitare che ciò accadesse, ha preferito semplicemente mettere la polvere sotto il tappeto. Per non urtare la lobby omosessuale.
Il rapporto, condotto per la Corte di Dewsbury County da uno specialista per la salute dei bambini, descrive dettagliatamente come a Cannon sia stato permesso di adottare il ragazzo, nonostante sua madre lo accusasse di abusi.
Un assistente sociale non ha riportato in tribunale le accuse della famiglia e invece ha definito Cannon come ‘un genitore molto premuroso che considerava i bisogni dei suoi figli’.
Andy, che ha rinunciato al suo diritto di anonimato per denunciare la sua storia sul Daily Mail, ha raccontato: ‘Quando ho riferito gli abusi agli assistenti sociali non sono stato creduto’.

 




4 pensieri su “Stuprato dai genitori adottivi gay”

  1. Un articolo ridicolo, assolutamente di parte e proprio per questo lontano da quello che considero reale giornalismo d’inchiesta. A partire dal fatto che viene presentato con una assolutamente fuori contesto foto di un gay pride e che questo dovrebbe essere “un monito ai paesi non ancora caduti nella trappola dei diritti gay”: naturalmente non esiste considerare anche gli innumerevoli casi di abusi familiari avvenute in famiglie etero, adottive e non, a danno dei bambini e che prima di esser scoperte son state ignorate per anni dagli assistenti sociali, ma basta un caso in una famiglia di omosessuali per puntare il dito su “l’omosessualismo imperante”, come se la famiglia basata sul padre padrone non fosse mai stata un problema invece. Secondariamente si parla della madre che lamenta gli abusi al figlio, ancora più ridicolo in quanto l’articolo si guarda bene dal dire come mai questa madre così attenta però abbia dato, o sia stata costretta a dare, suo figlio in adozione. Ciliegina sulla torta la foto di Andy con “La sua famiglia, una vera famiglia”, non c’è bisogno nemmeno che ripeta quanti abusi succedono nelle cosiddette “Vere famiglie”, a partire dai casi più eclatanti come la figlia chiusa in cantina dal padre e costretta ad abortire i figli frutto dell’incesto in tutta solitudine.
    Tutto il mio sostegno per Andy e per tutte le vittime di abusi ma non venitemi a rifilare che è successo perchè i genitori erano gay, al massimo la colpa è di un assistente sociale poco attento. Ricordiamoci, prima di puntare il dito e categorizzare in questo modo (che ci fa sentire tanto al sicuro), che prima del gay o dell’etero esiste la persona e la devianza o perversione o indole violenta può esistere quindi in qualunque tipo di persona.

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