Minorenne costretta a prostituirsi in casa pagata dalla Regione: finalmente scoppia il caso

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Dopo la denuncia nei nostri articoli, un politico si muove.

«Sul caso rom e prostituzione minorile a Querceta è urgente un’audizione dell’assessore al Welfare Salvatore Allocca in commissione “Sanità e Politiche sociali”».

Lo chiede il consigliere regionale del gruppo “Più Toscana” e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che chiede chiarezza sul caso dei genitori rom coinvolti nel giro di prostituzione della figlia adottiva nei pressi della stazione di Forte dei Marmi.

«Il caso, risalente a febbraio, è tornato alla ribalta in questi giorni grazie ad alcune testate giornalistiche – spiega – che puntano l’attenzione sulla segreteria dell’assessorato regionale alle politiche sociali. Segreteria che si occupava di coordinare la cabina di regia regionale sulla questione rom a Querceta.

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L’accusa mossa dal legale rappresentante della ragazzina e riportata sulla stampa è precisa: la casa dove abitavano i tutori della bambina vittima del mercato del sesso oltre a essere sede di un’associazione Onlus, è stata affittata a nero nonostante i 60.000 euro destinati dalla Regione al rimpatrio dei rom in Romania.

Le vicende del Forteto hanno posto l’attenzione sull’esigenza di un controllo sui rapporti nelle triangolazione minori, associazioni che percepiscono fondi per la loro tutela ed enti pubblici. Per questo motivo ci chiediamo se mutatis mutandis non ci si trovi di fronte ad altre situazioni analoghe.

Il caso sembra essere passato sotto silenzio, per questo ritengo urgente che l’assessore Allocca, tirato in causa dalla stampa, chiarisca la posizione dell’assessorato sulla vicenda. Facendo luce sui quali siano stati i criteri che abbiano portato all’affidamento della ragazzina e quale sia la situazione che risulta da verifiche che all’epoca dei fatti devono essere state necessariamente fatte».