Il sogno del “club dei miliardari”: più immigrati per tutti

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Zuckerberg e altri multimiliardari di Silicon Valley stanno lavorando alla creazione di una lobby pro-immigrazione che faccia pressione sulla politica attraverso finanziamenti dei singoli esponenti, e sull’opinione pubblica con una massiccia campagna mediatica.

L’idea è una sorta di “Schengen mondiale” – con tutti i danni che ne conseguirebbero per le persone normali, e gli enormi vantaggi per i miliardari come Zuckerberg – senza dogane e con un’immigrazione libera.
La lobby punta, sfruttando la potenza e la diffusione di Facebook e degli altri media aderenti, a fare pressioni sulla Casa Bianca – e non sarà difficile, visti gli scandalosi finanziamenti dati a Obama per la sua elezione – e Congresso.
Obiettivo a breve termine: cambiare le regole ed agevolare l’arrivo negli Stati Uniti di giovani studiosi e ricercatori da tutto il mondo. E poco importa che i visti per studenti sono stati i mezzi più utilizzati dai terroristi per far arrivare negli Usa e in altri paesi occidentali, giovani integralisti islamici.
E poco importa che a subirne un danno sarebbero i giovani studiosi e ricercatori americani che, già oggi, si vedono scavalcati dai loro competitori esteri disponibili a stipendi inferiori.

Ed è proprio questo il punto. dietro la facciata melodrammatica del voler attirare talenti per dare nuova linfa alla ricerca negli Stati Uniti, c’è in realtà il desiderio – ovvio per tutti, tranne per chi crede alla propaganda – di risparmiare assumendo studiosi e ricercatori low-cost da India e Cina. Sullo sfondo quindi, non la decantata necessità di mantenere l’industria hi-tech americana al passo con i tempi, ma un più prosaico interesse da parte di questi multi-miliardari sempre più allergici all’idea di responsabilità nazionale e locale.

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Un altro dei principali obiettivi di questa lobby di potere è facilitare una riforma della cittadinanza che renda più facile il suo ottenimento da parte dei clandestini.

Per fare questo, Zuckerberg e il suo club di ricchi che vogliono diventare sempre più ricchi, hanno già ingaggiato – par condicio – strateghi democratici e repubblicani per creare un gruppo di lobbisti in grado di fare le giuste pressioni.

Scommetto che spulciando su chi riceve soldi da questi personaggi, troveremmo alcune personalità italiane che dietro e con l’accoglienza fanno del business immigrazione la ragione della loro vita. Non è strano che Boldrini e Zuckerberg abbiano gli stessi sporchi obiettivi.
E non è strano che i media di distrazione di massa – nessuno escluso – facciano da cassa di risonanza di queste richieste, irrorandole di un’aurea di moralità che non hanno. Nascondendo quello che è solo interesse materiale: avere manodopera low-cost.
Interesse di pochi ricchi che cozza con l’interesse generale che è invece una società con stipendi giusti, dove la ricchezza è distribuita in modo più equanime: ma questo non è possibile con l’immigrazione.




Un pensiero su “Il sogno del “club dei miliardari”: più immigrati per tutti”

  1. se rimane solo negli USA va bene, tanto loro alla fine sono un popolo misto. Basta che certe cose non vengano fatte da noi, altrimenti sarebbe la fine per ogni onesto lavoratore italiano che cerca di tirare avanti.

I commenti sono chiusi.