Chi presiede il Senato? Un cocainomane

Vox
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Sarà opportuno far sapere che a a presiedere le sedute del Senato, in attesa dell’elezione del suo nuovo presidente, è il senatore a vita Emilio Colombo in quanto decano – Giulio Andreotti è di un anno più anziano, ma in cagionevoli condizioni di salute – noto consumatore di cocaina.

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Nel 2003, il senatore a vita – ripeto: senatore a vita – utilizzò due finanzieri della sua scorta come corrieri della droga. I due furono arrestati nel corso dell’operazione “Cleopatra” che sconvolse la Roma bene per la cocaina che scorreva a fiumi.
I due finanzieri, Stefano D., 44 anni, di Ostuni, e Rocco R., 48 anni, di Potenza, erano la scorta del senatore a vita Emilio Colombo, e per lui si erano prestati a farsi consegnare da uno spacciatore romano, la sostanza stupefacente di cui il senatore faceva uso.
La difesa del cocainomane fu ridicola: “La consumo – si difese Colombo – a fine terapeutici”. Lui non fu indagato perché il consumo non è reato. I due finanzieri per quel vergognoso favore fatto alla personalità che dovevano scortare, in primo grado sono stati anche condannati. Negli anni, Colombo ha usato il suo ruolo di “senatore a vita” per sostenere i governi Prodi e Monti.

Insomma, presiede il Senato della Repubblica un cocainomane che utilizzava la scorta per farsi portare la “roba”. Un’oscenità.
Oscenità che non scandalizza i giornali solitamente giustizialisti, forse perché anche nelle loro redazioni la “roba” non manca.




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